Maradona: un nome che porta male al San Paolo?
La SSC Napoli ha collezionato ben 5 le sconfitte e solo 2 le vittorie. in casa, da quando lo stadio San Paolo è intitolato a Diego Armando Maradona.
A sua volta, San Paolo è il santo che a Napoli (e in tutto il mondo greco-alessandrino) si è sovrapposto al culto di Castore (e Polluce), i Dioscuri.
E i Dioscuri ambedue spartani, marinai e argonauti, Castore domatore di cavalli e Polluce lottatore erano gli sportivi per antonomasia tra gli dei dell’Olimpo. Per i Romani che non avevano la dea Nike i Dioscuri erano anche i protettori della Vittoria fin dal 495 a.C. nella battaglia del Lago Regillo. Erano gli dei della resilienza, della 'cazzimma'.
Dunque, per chi ha una fede, c’è che senza San Paolo lo stadio ha perso anche la protezione dei Dioscuri, cioè il famoso spirito di resilienza partenopeo, la ‘cazzimma’, che rendeva lo stadio come una fortezza.
Una scelta sfortunata del sindaco De Magistris in campagna elettorale, verso Diego, un uomo amato da tutti, ma anche un evasore fiscale (condonato) in Italia dal 1985 al 1990, che non volle riconoscere il proprio figlio per molti anni, accusato più volte di violenza sulle donne, più e più volte riabilitato dalla cocaina.
Un mito, non un esempio, non un santo nè un nume protettore.
Ridateci San Paolo (e i Dioscuri).