Como-Juventus 1-2, la doppietta di Kolo Muani porta i bianconeri al 4° posto
Nell’anticipo della 24a giornata di Serie A, la Juventus batte 2-1 il Como e, in attesa di Lazio e Fiorentina, si porta al quarto posto in classifica. I lariani partono meglio (super Di Gregorio su Nico Paz), ma sono i bianconeri a sbloccare il match al primo tiro con il solito Kolo Muani (35′). Nel recupero del primo tempo Diao di testa trova il pareggio (46′). La Juve non riesce a creare occasioni, ma all’87’ Butez in uscita sconsiderata colpisce con i pugni la testa di Gatti. Dal dischetto va Kolo Muani che spiazza il portiere (89′): per il francese 5 gol in 3 partite, meglio di Baggio.
Verona-Atalanta 0-5: poker di Retegui e gol di Ederson
L’Atalanta risponde presente a Verona. Nella 24.ma giornata di Serie A la squadra di Gasperini travolge 5-0 l’Hellas e si porta momentaneamente a -1 dall’Inter. Al Bentegodi nel primo tempo gli uomini di Zanetti tengono botta per venti minuti, poi la Dea dilaga con una tripletta di Retegui (21′, 25′ e 44′) e un gran gol di Ederson (37′) in ripartenza. Poker che archivia la pratica. Nella ripresa, infatti, i nerazzurri controllano la partita, fanno turnover in vista della Champions e arrotondano ancora il risultato con un implacabile Retegui (56′).
Il Milan vince a Empoli con Leao e Gimenez
Il Milan passa a Empoli e continua a tenere viva la speranza di rimonta sulla zona Champions. Azzurri pericolosi nel primo tempo con il palo colpito dall’ex Colombo, all’intervallo Conceicao inserisce Pulisic, Leao e Gimenez e vince la partita. Doppio assist dello statunitense per i compagni, al Castellani finisce 2-0 una partita che ha visto anche le espulsioni di Tomori e Marianucci.
Napoli, Conte: “Io arrabbiato? Una cazzata. Non so dove ci porterà, ma fateci godere questo viaggio”
Antonio Conte, in conferenza stampa, presenta la sfida contro l’Udinese, fondamentale per mantenere la vetta della classifica. Alla prima domanda sui ristoranti da 100 euro, l’allenatore del Napoli si scalda un po’. “All’epoca la battuta era vera. Quando non puoi, in quel momento, e capita, spendere quello che possono spendere gli altri… Non capisco perché si debba ricamare su questa battuta. E perché devo portarmi dietro questa battuta per essere additato come uno che chiede, chiede, non capisco. La trovo antipatica come domanda per questa citazione. Non mi siedo nel ristorante da 100 euro con 10 euro, mai l’ho fatto e mai lo farò”.
Sta pensando che con questa squadra può realizzare un capolavoro?
“Lo sto pensando ancora di più dopo 7 mesi, posso rifare quanto fatto in passato, in tutti i club, far crescere il club. Questo è il mio obiettivo, il passato sta lì, è chiaro, ma qualcuno non vuole vedere. Dove sono passato io, il club è cresciuto sotto tutti i punti di vista. A Napoli voglio aiutare il club a crescere. Lo dicono sempre gli All Blacks: “lascia la maglia che hai trovato, lasciala migliore di quando sei arrivato”. Voglio lasciare qualcosa di migliore quel giorno in cui dovrò andare via e mi auguro sia tra tanti anni. Il club deve crescere se vogliamo essere competitivi per il resto dell’anno, il calcio si evolve, quello che si faceva prima va rivisto, pure noi a livello di tattico. Il club deve crescere ma io penso come aiutare il club.Più che un giocatore, qual è il problema principale? Noi abbiamo bisogno di infrastrutture, un centro sportivo, non un giocatore in più o meno, di creare casa Napoli, sviluppare appartenenza, un settore giovanile che oggi non c’è. Anziché pensare a 50-60-70 milioni per quel giocatore, io non farò mai polemica da quel punto di vista, ma dirò la mia sulla crescita del club come da quando sono arrivato. Devo aiutare e supportare il direttore sportivo che è giovane, ma bravo, ha bisogno di fare quel percorso. Sono qui per supportare la famiglia De Laurentiis, sono qui perché ho esperienza per dare la mia visione, questo è il mio obiettivo, le altre sono tutte cazzate, che sono incazzato per quello o quell’altro, io non sono arrabbiato ma felice per ciò che sto sviluppando con i ragazzi e qui sono contento perché i ragazzi mi danno l’anima. E l’altro obiettivo è di cercare, con quello che abbiamo, l’eccellenza. Non dobbiamo pensare se avevamo questo o quell’altro. Pensiamo a quello che abbiamo! Non roviniamo quanto costruito con fatica. Qui sembra tutto dovuto, ma non è dovuto niente se si pensa a dove siamo partiti. Io parlo di costruire, mi auguro che sia chiaro! Sono qui per aiutare il club a crescere, con i miei consigli, poi il club lo fa, non lo vuole fare… Non posso intervenire, ma sono qui per costruire qualcosa di solido che duri nel futuro. Non competi solo con i giocatori di 50-60-70, un mercato da 150 milioni, vendendo 75, quello è fumo negli occhi, l’essenza è il lavoro, programmazione. Non mi siedo nel ristorante da 100 euro con 10 euro, mai l’ho fatto e mai lo farò”.
Napoli, offerta faraonica dall’Arabia Saudita Osimhen: la risposta e cosa cambia per il futuro
Victor Osimhen e il Galatasaray, avanti insieme. L’attaccante nigeriano è molto felice della sua avventura con il club giallorosso, talmente tanto da aver rifiutato un’offerta straordinaria, dal punto di vista economico, arrivata dall’Arabia Saudita. Le indiscrezioni rilanciate dal quotidiano Cronache di Napoli trovano conferme dirette: l’Al Ahli era pronto a versare 80 milioni nelle casse del Napoli, 5 milioni in più rispetto al valore della clausola rescissoria. Per il club azzurro non c’è stato niente da fare dinanzi alla volontà del giocatore di continuare a scrivere la sua storia nel calcio europeo.