1. Al termine di Atalanta-Parma, ultimo match della lunga stagione bergamasca Gian Piero Gasperini aveva preannunciato la necessità di incontrare la dirigenza dell’Atalanta per parlare del futuro. “Dobbiamo confrontarci con la società, io ho la sensazione che molti giocatori potrebbero salutare e non sono in grado di garantire gli stessi risultati. Mi dispiace per la prima volta dover abbassare l’asticella ma andrà fatto un confronto con la società”. Detto fatto: l’incontro si è svolto nella mattinata di martedì 27 maggio a Zingonia: Gasperini ha incontrato la famiglia Percassi, il direttore sportivo D’Amico e il coproprietario del club Pagliuca e, per la prima volta, ha aperto alla possibilità di andarsene. Non si è parlato di squadra, budget, rinforzi o cessioni ma solo motivazioni alla base di una scelta che questa volta può davvero essere quella dell’addio da parte di Gasp. I Percassi hanno chiesto all’allenatore una decisione in tempi rapidi, in modo per potersi muovere eventualmente su un piano B.

Ricordiamo che su Gasperini c’è la Roma, che lo corteggia da prima di Fabregas. Da capire se nelle prossime ore si farà sotto anche il Milan, che non è alla ricerca del nome giusto per il post Conceiçao.


2. Nicolò Zaniolo protagonista di un clamoroso parapiglia al Viola Park a margine della semifinale scudetto Primavera vinta dalla Fiorentina contro la Roma. Secondo la ricostruzione fatta da Sportitalia, il centrocampista ex giallorosso sarebbe entrato (non autorizzato) con fare derisorio e irriverente nello spogliatoio della squadra di Felsini per andare in bagno. Alcuni ragazzi gli avrebbero chiesto cosa facesse lì.

La situazione si sarebbe scaldata tra insulti e spintoni e lui avrebbe colpito un giocatore giallorosso con un pugno, scatenando una rissa che avrebbe coinvolto elementi di entrambe le squadre. “Scene pietose”, ha commentato l’allenatore dei viola Galloppa, mentre la Roma ha pubblicato una nota sul proprio sito ufficiale.


3. Il calciatore fa ammenda sui social dopo l’alterco nello spogliatoio del Viola Park al termine di Fiorentina-Roma Primavera:“Voglio chiedere scusa con il cuore per quanto accaduto ieri. So di aver reagito male e me ne assumo la responsabilità. Sono andato lì con l’unico intento di dare un segnale positivo, di stare vicino ai ragazzi in un momento difficile dopo la partita. Purtroppo, sono stato provocato verbalmente da un ragazzo e, sbagliando, ho perso la calma. È un errore che mi pesa, soprattutto perché so di dover essere un esempio per i più giovani – ha scritto l’attaccante della Fiorentina – Ci tengo però a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito e che da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c’è stato alcun comportamento fisicamente aggressivo. So di aver deluso qualcuno con questo episodio, ma spero che possiate capire che non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno. Detto questo, rinnovo le mie scuse. Da uomo, da sportivo e da persona che ama questo ambiente, voglio solo ricostruire e guardare avanti con umiltà”.


4. L’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci ha parlato a margine dell’inaugurazione in Salaborsa della mostra fotografica relativa alla conquista della Coppa Italia da parte dei rossoblù lo scorso 14 maggio. Il tema caldo è quello del prolungamento del contratto offerto al tecnico Vincenzo Italiano, in scadenza al 30 giugno 2026: “La volontà, tanto nostra quanto del mister è di proseguire insieme. C’è un contratto in essere e ci sono tutti i presupposti per allungare il contratto, perché vogliamo costruire un rapporto più lungo e Italiano si è sempre detto entusiasta di questa avventura a Bologna. Ci sono cose da sistemare, ma speriamo di arrivare a dama in tempi ragionevoli”.

Ci sono stati diversi incontri negli ultimi giorni, cresce l’ottimismo sulla fumata bianca: “La volontà è quella di fare bene, non dobbiamo spegnere l’entusiasmo dei tifosi e l’obiettivo è continuare così, con il bel gioco, la passione. Vogliamo costruire una squadra competitiva tenendo i migliori giocatori della rosa, ma sul mercato non si può mai sapere. In caso di cessioni, ogni risorsa sarà comunque reinvestita”.


5. Fra tanti modi per dirsi addio, Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis hanno scelto quello migliore: il dialogo. Potenza di una festa scudetto che sta trascinando la città, dove nessuno vuole perdersi neanche una goccia di questa infinita felicità. Ieri Aurelio e Antonio erano sul pullman scoperto l’uno accanto all’altro. Sorridenti, festanti, rilassati.

Con occhi emozionati. Oggi, i due hanno guidato la delegazione azzurra alla volta di Roma, per un’udienza privata da Papa Leone XIV. Poi, all’ora di pranzo, si sono ritrovati a casa di De Laurentiis a Roma insieme all’ad azzurro Andrea Chiavelli e al ds Giovanni Manna. Menù del giorno: il futuro.

E si gioca a carte scoperte, mettendo da parte le emozioni e la gratitudine. Perché Aurelio ha regalato ad Antonio la possibilità di vivere questa incredibile avventura a Napoli, una piazza con cui da sempre voleva cimentarsi e una città che gli è entrata nel cuore. E Conte ha ridato a De Laurentiis e al Napoli lo scettro di campioni d’Italia, mettendo nuove fondamenta per un progetto vincente a lungo termine. Solo che, salvo clamorosi ripensamenti, questo è un summit di saluto, utile per trovare il modo più dolce per dirsi addio, evitando polemiche o strascichi nel tempo che rischierebbero di macchiare la bellezza di questa stagione.


6. Dopo la visita in Vaticano e l’incontro con Papa Leone XIV, Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte hanno lasciato la Città del Vaticano a bordo dell’auto del presidente del Napoli. All’interno dell’abitazione del presidente era in corso una riunione riservata con due figure chiave della dirigenza partenopea: Maurizio Chiavelli, amministratore delegato, e Giovanni Manna, direttore sportivo. L’incontro potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro della panchina azzurra e per la programmazione della prossima stagione.

Verso le 17 è terminato l’incontro tra la dirigenza del Napoli e Antonio Conte. Sono usciti pochi minuti dopo da casa del presidente prima Edoardo De Laurentiis e poi nella macchina dietro Antonio Conte, insieme alla moglie, e Giovanni Manna. Dopo l’arrivo in tarda mattinata a Casa De Laurentiis è terminato poco fa il summit tra la dirigenza del Napoli e Antonio Conte.

L’incontro, durato circa 3 ore, potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro della panchina azzurra. Le parti si sono prese del tempo per riflettere. Nulla è stato risolto, si è discusso e c’è la volontà di continuare a riflettere sulle necessità di Conte e sulle esigenze del club. Nel frattempo è uscito anche il presidente De Laurentiis.