È salito a 71 il numero delle vittime dell'incendio che ha colpito la contea di Butte. Un bilancio che aumenta di giorno in giorno, come quello dei dispersi, che invece avrebbe dovuto calare. Infatti, è stato indicato in 1.011 il numero delle persone che finora mancano all'appello.
Un numero, va ricordato, che comprende anche persone vive ma che ancora non hanno comunicato ai parenti o alle autorità dove eventualmente si trovino. Ma va detto anche che, rispetto a un paio di giorni fa, sono quasi raddoppiati.
L'incendio, iniziato l'8 novembre, ha raso al suolo la città di Paradise ed ha gravemente danneggiato quelle di Magalia e Concow, distruggendo quasi 10mila edifici e lasciando per strada circa 52mila persone.
Mettendo da parte la contrapposizione politica i due governatori democratici della California, quello uscente Jerry Brown, e quello entrante Gavin Newsom, hanno dichiarato che entrambi riceveranno il presidente degli Stati Uniti che questo sabato ha deciso di visitare le zone colpite.
President @realDonaldTrump is traveling to California to meet with those impacted by the devastating wildfires. Learn how the Trump Administration is supporting the State of California during this emergency: https://t.co/iHcbAfmsq9 pic.twitter.com/nGY96wHt1F
— The White House (@WhiteHouse) November 17, 2018
Prima di partire, Trump ha di nuovo affermato che l'incendio è stato causato da una cattiva manutenzione delle foreste, come già aveva detto circa una settimana fa, minacciando anche, per tale motivo, di trattenere i fondi federali, salvo poi rimangiarsi le sue parole e dichiarare lo stato di calamità.
Secondo gli esperti, invece, l'incendio è dovuto al cambiamento climatico, causa prima della siccità che negli ultimi anni ha colpito la California.