Sul Quotidiano il Mattino di Salerno del 26/02/2020 è uscito, a pagina 27 l’articolo  "Aeroorto, battaglia per fermare il Tar".  A seguito dell'articolo, che parla dello sforzo che i legali della Gesac  starebbero compiendo per congelare la sentenza, è uscito a firma di Guido Panico il commento:"La Campania ha bisogno del Costa d’Amalfi e il cambiamento non è mai senza prezzo".

Non  riproduco l’articolo esclusivamente in quanto riproduzione riservata, ma ho inviato prontamente la mia osservazione al quotidiano, che, a giudicare da ciò che scrive,  sembra preoccupato per lo sviluppo e il progresso di industriali e operatori, ma nulla racconta o dice su chi ha fatto ricorso, perché e quali siano davvero i termini dello stesso e la documentazione allegata... tutti fattori che hanno  portato alla sentenza, per molti clamorosa, ma che invece avrebbero dovuto attendersi.

L’articolista inizia scrivendo "ci risiamo"… un altro intoppo è intervenuto per complicare la messa in opera di un sistema aeroportuale…"E’ intervenuta una sentenza del Tar che  non ha rigettato il progetto in sé, ma le sue procedure"…

Ricordiamo, invece, che sono stati annullati due decreti Ministeriali, il decreto Via e quello di compatibilità ambientale, condannati i due ministeri ambiente e infrastrutture, la Regione Campania, Enac e il Consorzio aeroporto Salerno... che dovranno risarcire alcune spese. 

L’articolo continua parlando dei 13 residenti che vivendo nei pressi dell’aeroporto "forti delle capacità dei civilisti di attraversare con successo il ginepraio della legislatura in materia, (gli sconfiitti avevano  almeno 5 avvocati in udienza che certamente non hanno solo ascoltato l’avvocato dei residenti)  rappresenterebbero la diffusa ideologia del… purché non a casa mia".

L'autore del commento continua affermando  che con l'aeroporto ci potrebbero essere grandi benefici, che il trasporto aereo è in via di sviluppo, la domanda in aumento, per poi attaccare quelli che lui definisce i nostalgici del periodo senza industrie, ribadendo la necessità di industrializzare, costruire, ammodernare i territori... insomma, un inno al consumo di suolo, dimenticando che siamo in pieno territorio agricolo.

Ovviamente l’autore vive in una sua dimensione che è molto distante, a quanto pare, da quella che la scienza mondiale sta cercando di scrivere e raccontare.

Comunque, non è mio costume fare polemiche, perché sono uomo di scienza e neppure poco tecnologico, per cui ho affidato a quattro parole l’anima del mio pensiero scientifico, che è frutto non di idee e filosofia , e neppure è una opinione ma  frutto di studi sugli ammalati.

Ovviamente invito tutti a pensare che non possiamo oggi non occuparci di "prevenzione primaria":  inutile costruire opere per poi accorgerci che abbiamo creato problemi seri alla gente e al territorio come è accaduto, ad esempio, per l'ex Ilva.


Di seguito la copia della lettera inviata al Mattino di Salerno. 

In Riferimento all’articolo comparso sul Mattino a firma di  Guido Panico "La Campania ha bisogno del Costa D’amalfi e il cambiamento non è mai senza prezzo" quale commento sulla vicenda annullamento decreti al Tar Aeroporto costa d’Amalfi.Caro Guido Panico, anche la Triassi raccontò in Rai, anni fa, che il progresso ha un prezzo, purtroppo non sono d’accordo con entrambi e l’ho sottolineato anche nei vari interventi fatti in occasione delle problematiche Ilva.Forse lei non conosce che le relazioni sul rapporto ambiente e salute SIA NEL PROCEDIMENTO Via che nei procedimenti giudiziari sono state redatte da me sia per Firenze che per Pontecagnano “gratuitamente”.Non sono né nostalgico né idealista e neppure un gretto contadino tecnologicamente arretrato. Chi mi conosce sa anche quanto sono tecnicamente all’avanguardia in molte branche della scienza.Sono laureato in medicina, specializzato in oncologia chirurgica, ho 38 anni di attività , autore di due ricerche  internazionali su cancro e inquinanti che sono state allegate agli atti processuali  e pubblicate nel mondo.Vorrebbe raccontare che il progresso e il cambiamento possono avere quale prezzo una patologia per un figlio? La distruzione o compromissione di un territorio?Oppure in questa sede intende per caso dare lezioni a chi fa e pubblica ricerche per comprendere cosa sta accadendo nel mondo su alcune patologie?  Vorrebbe per caso deridere la scienza per supportare interessi economici?Il mondo sta andando verso una direzione che è la diminuzione delle emissioni, forse non si rende conto che noi studiosi stiamo dicendo che "siamo in pericolo". Vada a raccontare le stesse cose a Taranto, in Basilicata, a Sarroch, a Trieste, ad Augusta.Continuerò a dire e sostenere che l’articolo 32 della Costituzione italiana è inviolabile e che se il prezzo del cambiamento o del progresso deve essere la perdita di un affetto, il cancro di un bambino, una patologia tiroidea o l’infertilità… bene io le dirò dall’alto della mia scienza: No!Considero ciò che ho letto una fake news scritta da chi non ha titoli per esprimersi su argomenti scientifici di competenza medica, con molta probabilità , non conosce gli atti che il collegio giudicante ha avuto tra le mani per decidere.Ma davvero crede che 13 indiani con l’osso al naso siano andati al Tar a commuovere i giudici?

Vincenzo Petrosino, Oncologo Chirurgo, Salerno.