Dal mese di febbraio scorso, quando si pensava potesse dare l'assalto anche a quota 1400 dollari l'oncia, la quotazione dell'oro è andata progressivamente calando, tanto che questo lunedì è scesa sotto la soglia psicologica di 1200 dollari l'oncia, un valore che non si vedeva da ben 17 mesi.

Ad esserne responsabili due fattori. Primo tra tutti la forte richiesta dei titoli del debito pubblico degli Stati Uniti, considerati al momento il ​​bene rifugio più sicuro. La loro crescita ha portato anche ad un apprezzamento della valuta statunitense che ha finito per causare un aumento del costo dei beni valutati in dollari (come per l'appunto l'oro), a cui ha fatto seguito una caduta della domanda e del prezzo di acquisto.

A quanto riportato in precedenza si sono poi aggiunte le turbolenze sui mercati causate dalla situazione della Turchia, che hanno contribuito a far aumentare il valore del dollaro, penalizzando ulteriormente il prezzo dell’oro.