Di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo - Salerno -
30 giugno del 2018. Molte testate giornalistiche avevano dato ampio risalto alla notizia divulgata da FlightRadar, il sito di monitoraggio dei voli civili, secondo cui quella data segnava in assoluto il giorno dell'anno con il più intenso traffico di voli di linea a livello mondiale.
In un solo giorno furono effettuati ben 202.517 voli di linea, un decollo ogni mezzo secondo. Secondo la IATA (International Air Transport Association), in quel giorno avrebbero, in linea teorica, viaggiato in aereo circa 30 milioni di persone. Le previsioni erano sorprendenti, tutti parlavano di turismo, investimenti e nuovi grandi traguardi. Anzi questo era un traguardo dopo quell’undici settembre del 2001: i cittadini del mondo avevano reagito con forza alla paura del terrorismo diffuso con il crescente desiderio di mobilità e libertà.
La IATA, che rappresenta circa l'80% delle compagnie aeree, stimava che nel 2018 sarebbero stati 4,36 miliardi i passeggeri, con una media di 107mila voli al giorno e un incremento del 75% rispetto a 10 anni fa.
Pochi mesi dopo, nel dicembre 2019, si ha una “Frenata negli utili delle compagnie aeree mondiali. I profitti netti delle compagnie aeree quest'anno dovrebbero attestarsi a 25,9 miliardi di dollari, ha annunciato la Iata. Questa cifra è inferiore ai ai 28 miliardi di profitti che la Iata aveva stimato in giugno e ai 27,3 miliardi di profitti raggiunti nel 2018. Per il 2020 è prevista una ripresa, con 29,3 miliardi di dollari di profitti netti ”.Fonte: www.ilsole24ore.com/art/aerei-iata-prevede-frenata-profitti-mondiali-compagnie-2019-e-rialzo-2020-AClkzg4
Quale previsione fu più nefasta! Già esistevano delle perdite e si sperava nel 2020 per poterle compensare ed ecco comparire il coronavirus a rimescolare le carte e a far precipitare quasi sul lastrico la quasi totalità delle compagnie aeree, gli operatori turistici, con gravi conseguenze per investimenti e investitori.
“L’impatto della pandemia da Covid-19 sull’industria del trasporto aereo sarà peggiore in Europa, rispetto ad altre regioni del mondo. Anche nel 2021. Lo rivelano le ultime previsioni della Iata, che mettono in evidenza come l’anno prossimo saranno le compagnie aeree del Vecchio Continente a subire le maggiori perdite (un rosso complessivo da 11,9 miliardi di dollari) e in termini di margine Ebit (-9,5%). Il traffico passeggeri (misurato in Rpk) è stimato in calo del 70% quest’anno, la peggiore performance di qualsiasi regione ad eccezione di Africa (-72%) e Medio Oriente (-73%). La crescita dell’Rpk il prossimo anno dovrebbe essere solo del 47,5%, alle spalle quindi delle aree dell’Asia Pacifico (50%) e del Nord America (60,5%)”. Fonte: www.travelquotidiano.com/trasporti/iata-limpatto-del-covid-19-sara-peggiore-per-i-vettori-europei-anche-nel-2021/tqid-394907
“Le nostre proiezioni per quest’anno e per il prossimo sono poco meno che un disastro per il trasporto aereo europeo – ha commentato Rafael Schvartzman, vicepresidente regionale Iata per l’Europa -. Le restrizioni alle frontiere e le misure di quarantena hanno bloccato la domanda e la regione è stata colpita anche peggio della maggior parte delle altre aree del mondo. C’è ottimismo sul vaccino, ma come mostrano le nostre previsioni per il prossimo anno, è improbabile che questo arrivi in tempo per evitare centinaia di migliaia di ulteriori perdite di posti di lavoro nel settore, a meno che i governi non agiscano immediatamente. Le prenotazioni intra-Ue sono in calo dell’81% per il periodo fino al 10 gennaio 2021 rispetto alla curva usuale. Dal 2019, la connettività totale è diminuita del 68% a Francoforte, del 67% a Londra, del 67% a Parigi, del 66% a Istanbul, del 64% a Mosca e del 53% ad Amsterdam”.Fonte: www.travelquotidiano.com/trasporti/iata-limpatto-del-covid-19-sara-peggiore-per-i-vettori-europei-anche-nel-2021/tqid-394907
“Il trasporto aereo moderno consente di viaggiare velocemente in ogni parte del mondo, aumentando lo scambio globale di merci di dimensioni senza precedenti. La comodità, però, ha un costo in termini ambientali. Volare, infatti, implica enormi conseguenze per l’ambiente. Gli aerei sono alimentati da motori a combustione interna, viaggiano con cherosene, un distillato intermedio della produzione del petrolio. “Il cherosene è costituito da idrocarburi, per lo più alcani, con una lunghezza da 9 a 13 atomi di carbonio”, spiega Gernot Mayr Senior Fund Manager di Raiffeisen Capital Management. “Il cherosene è dunque simile al diesel, ma contiene più molecole leggermente più leggere (con una dispersione relativamente bassa della dimensione della molecola) e di solito ha una densità leggermente minore”. Fonte: www.financialounge.com/news/2020/06/22/linquinamento-del-traffico-aereo-non-diminuira-futuro
Non c’è solo l’anidride carbonica ad inquinare, ma anche altre sostanze prodotte durante la combustione del cherosene, come l’ozono, gli ossidi di azoto, i composti solforati e metalli pesanti che agiscono sia sull’ambiente che sull’uomo.
I trasporti aerei vanno razionalizzati e controllati. Questo non significa costruire o sviluppare nuovi aeroporti ogni 50 km come si pensa di fare ad esempio a Salerno e Firenze.
Tra l’altro in un periodo di tale crisi rappresenta solo una “follia” pensare che la ripresa passi attraverso i soliti schemi di consumo del suolo e inquinamento. Purtroppo la stessa pandemia da Covid, anche se non è ben chiaro ai più, è il frutto di questo sconsiderato modo di intendere il “progresso”. Qualcuno pensa ovviamente al suo orticello, ritenendo che si possa ancora sovraccaricare la nostra madre Terra di strutture e infrastrutture, rosicchiando parti di territorio. La pandemia, invece,dovrebbe far capire l'importanza di ridurre le emissioni, in maniera da impostare tutta la ripresa economica in modo green.
Purtroppo la crisi del trasporto aereo è stata ed è serissima, con i vari stati che hanno elargito al settore moltissimi finanziamenti. Ad oggi però non sembra che ci sia qualcuno disposto ad investire su voli del futuro… a parte quelli che riguardano lo spazio. Persino i volo low cost, in futuro, potrebbero essere a rischio.
Molti, infatti, hanno riscoperto la possibilità di rimanere in contatto anche in remoto, attraverso i mezzi audio visivi, attraverso la rete. Forse tanti non sentiranno in futuro l'esigenza, come una volta, di spostarsi da un paese all'altro.
La stessa pandemia ha definito spazi diversi tra la gente e molte cose sono davvero cambiate, forse il mondo aveva bisogno di questo, di una “opportunità”, anche se purtroppo nascosta dietro una catastrofe.
Questo beninteso è un discorso generale, che vale non solo per i trasporti ma per tante altre attività umane. La nostra terra dopo i cento anni di progresso o presunto tale deve fare i conti con la sostenibilità vera. Gli oceani, l’aria, i fiumi, la terra che coltiviamo e dalla quale prendiamo sostegno, non possono resistere più al peso dell'ingordigia umana.
Credo che il bicchiere sia ormai colmo, credo che la pandemia da Covid abbia rappresentato un problema che ha finito per riassumere un'infinità di alti problemi. Non credo che l’umanità non debba aspettarsi altro e questo non per fare catastrofismo, ma per una previsione scientifica. Tutti gli scienziati più attenti stanno lanciando l’allarme eppure davvero in pochi hanno pensato di cambiare il modo di vivere e di produrre. Continuare ad operare come prima credendo che con il vaccino i problemi legati al virus siano passati sarebbe un errore tremendo.
Questo potrebbe essere solo l’inizio, perché la madre Terra ha esaurito quasi del tutto le sue possibilità di resistere e riparare tutti gli errori che stanno commettendo molti suoi abitanti.
Purtroppo molti vivono “in deserti di pensiero arido” e fintantoché questi deserti non si trasformeranno in praterie verdi, la terra e i suoi abitanti purtroppo non avranno in futuro troppa fortuna.
Indeed, the earth and the environment in which we live is like a timeshare property, so we have a moral obligation to leave it clean – after “using” it – for the future generations.
(V. Petrosino et. al Cancer &Science).
https://drive.google.com/file/d/1Z9ZyRnoPdSBD-P9InIFeJ_QZjsTRIZUU/view
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