500 milioni per gli scali aeroportuali di tutta Italia colpiti dalla crisi economica causata da quella sanitaria legata al Covid-19. I fondi arrivano con un emendamento alla manovra di bilancio, per far fronte alle perdite determinate dal calo di passeggeri, a firma dei capigruppo di tutti gli schieramenti.
La ripartizione per ciascuno scalo, che avverrà in base alla riduzione di fatturato causata dalla pandemia, sarà poi determinata con appositi decreti, ma l'emendamento approvato consente alle società di gestione di ottenere comunque prestiti per far fronte al contingente.
Tutto molto "curioso", specialmente per quanto riguarda l'aeroporto di Firenze di cui si parla ancora anche dopo la sentenza a lui sfavorevole da parte del Consiglio di Stato negativa. Idem per l’aeroporto Costa d’Amalfi che dopo la vittoria dei cittadini al Tar e il ribaltamento al consiglio di stato , si pretende ancora di voler costruire, mentre sarebbe stato più " saggio " abbandonare da parte dei proponenti e terminare la partita sull'1 a 1 !
Tale aeroporto per divenire operativo necessita di un allungamento della pista, di espropri importanti ultra milionari per 56 ettari di terreni con case e attività che apriranno tra l’altro, al momento della ricezione degli atti, una serie interminabile di contenziosi . Nulla di semplice e immediato e neppure certo ... come molta stampa forse non bene informata vuole fare credere.
Ci si chiede davvero come, in un momento di tale crisi, si diano agli aeroporti soldi pubblici per sopravvivere e poi si pensi ancora di costruire nuovi aeroporti.
Probabilmente non è chiaro a tutti che sono finiti i tempi dei milioni di passeggeri perché ogni previsione ottimistica è saltata e salterà per ulteriori anni di crisi dei viaggi e del turismo.
Tra l’altro, l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, le cui potenzialità inquinanti non sono assolutamente in dubbio, potrà incidere negativamente sulla salute dei cittadini e sui terreni agricoli . Terreni agricoli ricchissimi che producono la quarta gamma e la stessa rucola su cui da qualche mese esiste anche il marchio igp, che andrebbe poi comunque rivisto alla luce dell'eventuale trasformazione del territorio.
Inoltre, non sembra che l’aeroporto Costa d’Amalfi abbia un master plan autorizzato per i milioni di passeggeri che si vorrebbe idealmente fare giungere e tanto meno risulta che al momento siano state onorate le prescrizioni dettate dal Ministero dell'Ambiente. Indubbiamente tutto è in alto mare nonostante qualche timido proclamo… ma in un periodo di crisi come quello attuale è logico ritenere che tutti coloro che abbiano speso anni in questa vicenda vogliano ottenere fondi.
Ma in una situazione socio sanitaria disastrosa come quella di oggi, costruire un nuovo aeroporto, con tanti altri che si trovano in situazioni semi fallimentari mi sembra solo una follia.
E che dire poi del fatto che un aeroporto al centro di una zona agricola ricchissima e fertile rappresenterebbe una priorità ?
Tra l'altro come ho sempre detto l'aeroporto Costa d'Amalfi andava sistemato e lasciato com'era per un turismo di elite. Andava bene così ma migliorato al fine di portare qualche turista in zona e nello stesso tempo, invece di spendere soldi per portarci un binario per la metropolitana o allargare strade " nel deserto " , migliorare la zona di mare che è forse la vera e unica fonte di ricchezza oltre all'agricoltura doc della città di Pontecagnano.
Leggendo qualche articolo sulla stampa mi rendo conto che gli stessi giornalisti conoscono poco della vicenda e forse non proprio tutto.
Chi fa giornalismo per professione dovrebbe essere stimolato a cercare le notizie ponendosi innanzitutto delle domande.
Troppo facile attingere le spesso ottimistiche notizie da chi ha il " monopolio " del microfono o occupa determinate posizioni .
Il giornalista che indaga , che fa domande , che si interroga dovrebbe poter comprendere davvero come stanno le cose. Allinearsi con la massa non significa assolutamente avere ragione anzi, spesso la verità delle cose è il frutto di domande da porsi , del calarsi nel problema reale e nello studio dei fatti documenti e situazioni.
Purtroppo oggi il mondo va ripensato e riprogrammato secondo schemi e logiche diverse.
Sembra strano che sindaci e politici locali abbiano non solo dimenticato il buon senso, ma anche il pericolo di continuare a pensare che questo sia l'unico modo di fare progresso.
Il Covid avrebbe dovuto già iniziare a far capire a tutti la necessità di intraprendere nuove strade di sviluppo, invece...
Ci siamo tra l'altro impegnati a ridurre le emissioni in atmosfera, pertanto far "crescere" gli aeroporti non sembra la strada giusta né quella economicamente più valida.
Se il mondo non lo programmiamo diversamente in senso realmente "green" non andremo da nessuna parte. Abbiamo superato la capacità della stessa Terra, nostra mamma, di riparare agli enormi errori accumulati negli ultimi 100 anni.
Sembra che queste cose , che sono confermate dalla scienza personale e da altri ricercatori nel mondo e quindi scienza ormai accreditate dai più, siano difficili se non impossibili da comprendere ad alcuni ... specialmente in Campania e in alcuni paesi e paesani!
Come si dice ben avvisati ... Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!
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