Omicidio di Milano: coltelli e motosega, scene da film.
Pierantonio Secondi, 82 anni, è stato brutalmente ucciso a Milano all’interno del suo appartamento in via Giulio Romano 27. Il presunto omicida, in stato di fermo, è un trentacinquenne di origine rumena che conosceva la vittima.
Sentiamo al riguardo il parere della criminologa Maria Rosaria Palmigiano.
Dott.ssa Palmigiano un delitto feroce della durata di pochi minuti. Due coltelli e una motosega ritrovati accanto al corpo di un ottantaduenne. Quest’ultima utilizzata per aprire un varco nella porta d’ingresso dell’abitazione al settimo piano dello stabile a due passi da Porta Romana. Un delitto programmato nei minimi dettagli.Assolutamente. Siamo di fronte ad un omicidio studiato con chirurgica premeditazione, ad opera di un soggetto che sembra aver coscientemente voluto lasciare la firma di questa azione omicidiaria lasciando sul pianerottolo un trolley con il suo nome e in portineria, non è chiaro se prima o dopo, un plico contenente alcuni fogli stampati in cui avrebbe ricostruito le vari fasi della loro relazione finita male.
Quindi si parla di un omicidio agito all’interno della sfera affettiva?Direi di sì, i due infatti avrebbero avuto una frequentazione che si era poi conclusa con minacce e atti persecutori nei confronti della vittima.
Ma il movente di tale ferocia? Per quanto riguarda il movente prende sempre più forma l’ipotesi della vendetta. Nei confronti dell’aggressore era stato emesso un divieto di avvicinamento già notificato ad ottobre. Proprio ieri un altro provvedimento era stato emesso, ma non ancora notificato, per impedirgli di avvicinarsi alla sorella e a un amico del pensionato, accusati di aver convinto l’anziano a interrompere la relazione.
Dottoressa, il divieto di avvicinamento sembra non aver funzionato. Infatti, proprio come accade in situazioni analoghe di matrice stalkerizzante, questo dispositivo, anche questa volta non risulta essere stato un deterrente all’avvicinamento, come non lo è nei tantissimi femminicidi che vengono proprio anticipati dalla violazione di quest’ultimo. Bisognerebbe fare delle riflessioni sulla sua efficacia, proprio in virtù del fatto che lo stalking è in assoluto uno dei delitti più denunciati alle autorità e da quando questo reato è stato introdotto, sono state migliaia le persone che si sono rivolte alle forze dell’ordine per segnalare gli atti persecutori di cui sono vittime. (A.C.)