"Dopo la Brigata Wagner, i benzinai e la Corte dei Conti, ora i nuovi nemici dell’azione del Governo Meloni sono diventati i magistrati. A dircelo sul Corriere della sera è Guido Crosetto, che pure passa per uno dei più moderati tra i ministri.L’accusa mossa ai magistrati è gravissima e un Ministro della Repubblica “responsabile” non può non rendersene conto: sostenere che correnti della magistratura si riuniscono per deliberare “opposizione” a un Governo giudicato “antidemocratico” significa, - né più né meno - accusare una parte della magistratura di finalità “eversive”.Se il ministro Crosetto ha informazioni così gravi e rilevanti e se davvero è animato - come ha dichiarato con nota successiva - dall’amore per la “verità”, deve andare immediatamente in Procura, perché è questo il luogo in cui si accertano fatti del genere ed è questo il modo corretto di servire le istituzioni, non già diffondendo queste notizie “en souplesse”, tra le pieghe di un’intervista a un giornale.Questa nuova uscita pone in ogni caso una questione politica che va affrontata subito. Ormai abbiamo perso il conto dei complotti immaginari evocati dal Governo per giustificare tutte le proprie inadeguatezze, accertate nel corso di oltre un anno.Questo Governo ha preso voti convincendo gli elettori con il mantra “Siamo pronti!”. Ora invece sperano di poter incolpare i magistrati se dal blocco navale sono passati al blocco ferroviario per far scendere il ministro Lollobrigida dove gli è più comodo? Basta con i piagnistei!Meloni e soci provino a governare, se ne sono capaci, e imparino a prendersi le proprie responsabilità per i mutui alle stelle, gli sbarchi che raddoppiano, l'Italia verso la crescita zero, i tagli alle pensioni e le tasse per i cittadini che aumentano mentre le banche vengono premurosamente graziate. Se sono a caccia dei responsabili di questo disastro fanno presto a risolvere: basta che si rimirino nello specchio".
Questo il commento del 5 stelle Conte a quanto dichiarato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Dichiarazioni che non sono passate inosservate neppure nel Partito democratico:
"Siamo stupefatti dalle dichiarazioni rilasciate oggi dal ministro Crosetto", ha dichiarato in una nota Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria dem. "Affermazioni gravi che, peraltro, avvengono a pochi giorni dall’udienza preliminare che si terrà a Roma a seguito dell’imputazione coatta del sottosegretario Delmastro Delle Vedove. Se il ministro sa qualcosa che mette in pericolo la sicurezza nazionale lo dica. Diversamente, la smetta questo governo di lanciare velate minacce e di lamentare infondati complotti, cercando di nascondere le difficoltà della manovra di bilancio".
Il ministro della Difesa Crosetto, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, aveva parlato di "opposizione giudiziaria", "vero pericolo per il governo". Crosetto, dopo le critiche, ha dichiarato di non aver attaccato la magistratura, ma di voler difendere le istituzioni cercando la verità. Ha espresso stupore per lo stupore suscitato dalla sua intervista, sottolineando che non ha minacciato o delegittimato alcuno. Ha poi fatto riferimento ai casi Tortora, Mannino, Mori e alla storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, sottolineando come si è comportata, nella storia italiana, una parte della magistratura.
Ma non è una sorpresa. In fondo, più volte Giorgia Meloni ha espresso tutta la sua ammirazione per governi come, ad esempio, quelli di Polonia, Ungheria e Israele che hanno licenziato norme per rendere la magistratura non più un organo indipendente, facendola diventare subordinata ai desiderata dell'esecutivo. È questa l'idea di democrazia della (post) fascista Giorgia Meloni.