Non si parla più nè in televisione, ne sui giornali, nè sui social, di rivedere l’età pensionabile, riportando l’asticella dell’età di vecchiaia a 65 anni e con un assegno previdenziale in cui i coefficienti di rivalutazione tengano conto dell’inflazione e di assicurare ai pensionati un tenore di vita uguale a quello garantito dalle ultime buste paga.
Come pure è calato il silenzio più assoluto sulle tasse imposte alle seconde case degli italiani: Imu e spazzatura.
L’Imu, una tassa iniqua per un’abitazione lasciata a disposizione e quindi non messa a reddito, che non dà nessun guadagno, ma che viene ugualmente tassata.
La Tari, una balzello esagerato per chi occupa la seconda casa solo per qualche giorno e quindi per una quantità di spazzatura prodotta irrilevante rispetto all’esborso richiesto dai comuni per la nettezza urbana.
Non solo, nessuno prende in considerazione il fatto che, sempre per la seconda casa, si paga, a fronte di zero consumi, un surplus di tasse per tutte le utenze di gas, luce e acqua!
E’ una vera e propria vergogna che di questi argomenti – che incidono sulla pelle viva dei cittadini – si sia steso da parte dei media e della politica di destra, di centro e di sinistra non un velo pietoso, ma addirittura vergognoso!
Ma si sa come funziona nel Belpaese: il Fisco va a spremere sempre e soltanto i “soliti fessi” lavoratori dipendenti e pensionati, tanto poi per tutti gli altri “furbetti del quartierino”, evasori ed elusori, arriva sempre un… tana libera tutti!