Con una sentenza resa nota lunedì, la settima sezione civile del Tribunale di Napoli ha sospeso le modifiche allo statuto del Movimento 5 Stelle approvate il 3 agosto 2021 insieme alla nomina di Giuseppe Conte in qualità di presidente, ratificata con una delibera del 5 e 6 agosto.

Il ricorso era stato presentato da alcuni attivisti grillini della Campania (Steven Brian Hutchinson, Liliana Coppola e Renato Delle Donne), rappresentati dall'avvocato Lorenzo Borrè.

Nel provvedimento si dichiara che la delibera di modifica dello statuto "risulta adottata sulla base di un'assemblea formata da soli 113.894 iscritti (solo quelli da più di sei mesi) in luogo dei 195.387 associati iscritti a quella data", pertanto sarebbero stati illegittimamente esclusi "81.839 iscritti all'ente dal quorum costitutivo e deliberativo, maggiore dei soli 60.940 associati che hanno partecipato all'assemblea, la cui delibera è stata poi approvata dall'87% di questi".

Per questo l'assemblea che ha sancito le modifiche allo statuto "non era correttamente costituita" perché risulta che vi abbia partecipato "un numero di iscritti inferiore a quello richiesto in prima convocazione". I 60.940 iscritti che vi hanno partecipato erano infatti di numero inferiore alla metà più uno del totale degli iscritti all'associazione (195.387). 

Quindi, risultando non valida la delibera con cui è stato modificato lo statuto del Movimento, di conseguenza non è neppure valida anche la delibera del 5 agosto 2021 con cui Giuseppe Conte è stato nominato presidente, poiché lo statuto precedente non prevedeva la figura di un presidente come guida dell'associazione.

Che cosa accade ora?

Al termine di una riunione nella sua abitazione assieme ad alcuni esponenti pentastellati, tra cui Vito Crimi e Stefano Patuanelli, Giuseppe Conte ha detto che "la mia leadership del M5S è un legame politico prima che giuridico, si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e di valori e non dipende dalle carte bollate".

In una nota, poi, il Movimento 5 Stelle ha riassunto come risponderà alla decisione del tribunale:

"Il Tribunale di Napoli, che in prima istanza aveva respinto il ricorso cautelare per la sospensione delle delibere dell'agosto 2021 di approvazione del nuovo statuto e di elezione del presidente, ha accolto in seconda istanza il suddetto ricorso.Nonostante le varie eccezioni sollevate, riguardanti anche l'incompetenza territoriale del Foro di Napoli, il Tribunale ha accolto il ricorso fornendo una specifica interpretazione del vecchio statuto secondo cui avrebbero avuto diritto di partecipare al voto anche gli iscritti da meno di sei mesi. L'interpretazione di reclamo fornita dal Tribunale, peraltro, contrasta la prassi consolidata nelle votazioni seguite dal Movimento e un indirizzo che mirava a scongiurare che la comunità fosse infiltrata da cordate organizzate ad hoc al fine di alterare le singole votazioni, complice anche la gratuità e semplificazione dell'iscrizione.Va chiarito, inoltre, che il provvedimento del Tribunale di Napoli non ha accertato l'invalidità delle delibere adottate, ma dispone, in via meramente provvisoria, la sola ‘sospensione' delle suddette delibere. Il Movimento aveva già in programma, proprio in questi giorni, la convocazione di un'assemblea per sottoporre al voto degli iscritti alcune modifiche statutarie in adesione ai rilievi della Commissione di garanzia per gli statuti e la trasparenza dei partiti politici. Sarà questa l'occasione per proporre agli iscritti – anche con meno di sei mesi di anzianità – la ratifica delle delibere sospese in via provvisoria".