Sono 1.148 poliziotti che hanno vinto un regolare concorso dopo tanto studio e tanti sacrifici, ma non possono entrare in servizio. Perché? Durante lo svolgimento del loro concorso qualcuno ha pensato bene di cambiare i requisiti richiesti per tale concorso: età non superiore ai 26 anni (loro hanno più di 27 anni) e inoltre scorrimento della sola  graduatoria dei civili che hanno partecipato al concorso, mentre coloro che sono già militari (come loro) vengono automaticamente esclusi.

Il tutto potrebbe essere anche normale se questi nuovi requisiti richiesti fossero stati elementi  necessari per un altro concorso, ma non per certo per un concorso in svolgimento. Una vera e propria beffa. Ed è cosi che 1148 poliziotti si trovano impossibilitati ad entrare in servizio per questi motivi a dir poco ingiusti.

Hanno fatto ricorso al TAR e protestato in vari modi. Ma a quanto pare non è servito a niente. Per lo Stato sono troppo "vecchi" e non fanno parte della graduatoria dei civili, ma dei militari. 

Eppure loro non si arrendono. Hanno aperto una pagina Facebook dal titolo significativo:"Il VFP 1 dimenticato" dove si può leggere questo post: 

Il militare non è un lavoro semplice è un lavoro che va fatto con il cuore, il nostro amor di patria e il nostro amore per la divisa, ci ha portato ad indossarla volontariamente consapevoli dei sacrifici che ci avrebbe portato. Adesso lo stato ci abbandona, il ministero non ci tutela e noi dopo soldi spesi per addestrarci veniamo scartati. Questo significa deridere la bandiera Italiana. La stessa sulla quale giurano militari e politici.ASCOLTATECICONDIVIDETE! 

Hanno condiviso un video che racconta la loro vicenda: la storia di un gruppo di poliziotti che si sono visti stracciare davanti agli occhi il sogno di una vita: indossare l'uniforme dell'agente di polizia. 

la sottile linea rossa