Il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, mercoledì si è recato al Senato per un'informativa sulle misure adottate per la nuova fase dell'emergenza Covid nell'ultimo dpcm licenziato ad inizio settimana.

Al di là delle misure adottate Conte ha detto che "l'efficacia della risposta resta in ogni caso affidata alla responsabilità individuale di ciascun cittadino e a quella collettiva dell'intera comunità nazionale. Tanto più rigoroso sarà il rispetto delle prescrizioni da parte di ciascuno di noi, tanto più sarà efficace il contenimento del rischio di contagio e possibile superare questa seconda ondata con il minor sacrificio per il Paese. Dobbiamo sforzarci tutti di ridurre le occasioni di contagio e di evitare spostamenti non necessari e attività superflue che potrebbero generare rischio. Se oggi saremo disposti ad affrontare questi piccoli sacrifici, domani riusciremo a evitare interventi più rigorosi e quindi più penalizzanti".

Poi ha riassunto i provvedimenti:"In particolare, ricordo l'obbligo di recare sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie nonché di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto, salvo specifici casi. Per quanto riguarda la vita di relazione, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre - lo ricorderete - aveva già previsto alcune limitazioni: il divieto di feste, al chiuso o all'aperto, ad eccezione di quelle conseguenti alle cerimonie civili o religiose, per le quali è previsto il limite di 30 persone; la raccomandazione - permettetemi di aggiungere la forte raccomandazione - di evitare feste anche nelle abitazioni private e di astenersi dal ricevere persone non conviventi in numero superiore a sei. Le attività di ristorazione, salvo alcune limitate eccezioni, sono consentite con limitazioni che variano in base alla modalità di consumazione. Per contenere la vita notturna, durante la quale spesso si verificano situazioni di assembramento che sono estremamente pericolose, il decreto del Presidente del Consiglio di ministri prevede la possibilità, dopo le ore 21, di chiudere strade o piazze nei centri urbani. Sul tema specifico abbiamo fugato le comprensibili preoccupazioni espresse dai sindaci, i quali temevano di non disporre di risorse di polizia adeguate a garantire l'efficacia dell'intervento di chiusura. Per questo è stata predisposta dal Ministro dell'interno una direttiva, indirizzata specificamente ai prefetti, che assicura, in accordo e in coordinamento con le autorità locali, piena operatività a questa misura.Come ho già ricordato, le attività scolastiche continueranno in presenza. Non possiamo permetterci che uno dei principali assi portanti del Paese, dove sono riposte le migliori garanzie di un futuro migliore, possa subire ulteriori compromissioni, ulteriori sacrifici. Lo dobbiamo all'impegno sin qui riposto dai nostri dirigenti scolastici, dai nostri docenti e dal personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), che, pur in condizioni difficili, hanno garantito la continuità didattica, sperimentando nuove e talvolta inesplorate attività d'insegnamento".

Inoltre..."Quanto alle attività sportive da contatto, oltre alle attività a livello amatoriale già interdette - lo ricorderete - con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre, è stata interdetta, da ultimo, l'attività dilettantistica di base, salvo, per quest'ultima, gli allenamenti individuali.Sono vietate le sagre e le fiere locali, restano invece consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale. Sono consentite le attività convegnistiche e congressuali, purché si svolgano in modalità a distanza. Anche nell'ambito delle pubbliche amministrazioni è previsto che le riunioni si svolgano in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni in senso contrario.Lunedì il ministro per la pubblica amministrazione Fabiana Dadone ha emanato un decreto che stabilisce il ricorso allo smart working in misura superiore al 50 per cento. Siamo consapevoli che ad alcune categorie - mi riferisco soprattutto, ma non solo, al settore dei bar e dei ristoranti, i cui rappresentanti ho voluto, peraltro, incontrare all'indomani dell'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre - chiediamo ulteriori sacrifici. Al riguardo, assicuro l'impegno del Governo ad adottare misure di sostegno mirate a vantaggio di queste categorie produttive più duramente colpite. A tal fine, con la prossima legge di bilancio per il 2021, il Governo intende porre in essere una strategia che, pur agendo con una prospettiva di medio e anche lungo periodo, non trascuri misure immediate: in una fase ancora critica della congiuntura economica, il Paese ha bisogno di ossigeno per poter tornare a correre e a ridurre al massimo l'incertezza".

E senza dimenticare gli aspetti economici del dpcm, Conte ha ricordato anche che le Regioni potranno modulare le misure in senso più restrittivo per specifiche aree, d'intesa con il Ministro della salute. Alcune regioni, Lombardia e Campania, hanno già avviato la procedura per misure più restrittive [a quelle si è aggiunta anche la regione Lazio, ndr]. 

"Ogni Regione, infatti, per contrastare la maggiore diffusione del contagio può introdurre misure ulteriori rispetto a quelle disposte a livello nazionale dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, in conformità ai criteri previsti dai provvedimenti del Governo e comunque d'intesa con il Ministro della salute".

Conte ha così concluso:"In questi giorni, e ancora nelle prossime settimane, dovremo rimanere ben concentrati soprattutto sul contenimento del contagio. Siamo consapevoli che il nemico non è stato ancora sconfitto e circola ancora tra noi. Siamo ancora dentro la pandemia e il costante aumento dei contagi ci impone di tenere l'attenzione altissima. Stavolta però, forti dell'esperienza della scorsa primavera, dovremo adoperarci rimanendo vigili e prudenti".


Solo successivamente sono stati diffusi i dati dei nuovi casi Covid delle ultime 24 ore, oltre 15mila, un record! Ma un  numero che, è facile prevedere, aumenterà insieme a quello dei ricoverati nelle terapie intensive, che ora sono mille, e dei decessi (già più di 100 in un giorno)!

Quasi sicuramente Conte, con questi dati, dovrà prendere nuovi provvedimenti già entro questo fine settimana.