«Voglio dirvi anche un’altra cosa importante. Ci avevano detto che il 2,4 era troppo, che il 2,04 era troppo poco, che abbiamo fatto un passo indietro: guardate che questa era una trattativa! Noi che cosa dovevamo portare a casa? Quota 100, aiuti ai truffati delle banche, reddito di cittadinanza, l’aumento delle pensioni minime, gli aiuti alle imprese, l’aumento dei fondi nella ricerca, nella sanità… Questo era l’obiettivo della trattativa! Siamo partiti dal 2,4 e ci hanno detto: “Siete degli incoscienti”! Poi in una trattativa siamo arrivati al 2,04. L’importante è che quelle misure non cambiano.»

Al di là delle perplessità indotte dalla coniugazione dei verbi, le parole di Di Maio a commento della legge di bilancio 2019 sembrano quasi un'operazione di autoconvincimento per motivare se stesso in relazione al fatto che quanto l'Europa ha concesso al Governo italiano sia ciò che il Governo desiderava fin dall'inizio.

Un convincimento che Di Maio vuole trasmettere anche ai sostenitori del Movimento 5 Stelle, facendo creder loro che quanto sia stato ottenuto fosse tutto programmato, facendo passare le clausole di salvaguardia da quasi 30 miliardi l'anno, a partire dal 2020, come se fossero bruscolini.

E per migliorare l'operazione di convincimento, Di Maio ha avuto la pensata di compilare una lista della spesa dove ha commentato con "fatto" una serie di punti che, a suo dire, sarebbero una "rivoluzione" per il Paese, nonostante la manovra debba ancora essere approvata al Senato e alla Camera.

In pratica, Di Maio è convinto che chi lo ha votato sia una specie di massa inerte da plasmare al momento a seconda dell'occasione... secondo lui, quella gente è disposta a bersi tutto quel che dice. Però fra le meraviglie da lui elencate, il vicepremier si è dimenticato di citare il fatto che la manovra sarà presentata al Senato solo nel tardo pomeriggio di questo venerdì, e che i senatori la dovranno votare, con la fiducia, nelle ore successive... senza neppure conoscerne i contenuti, perché non avranno avuto il tempo di leggerla.

Se un fatto del genere fosse accaduto nella legislatura precedente, il Movimento 5 Stelle avrebbe battuto la grancassa per urlare all'Italia e al mondo lo scandalo enorme che stava avvenendo, con il Parlamento esautorato del suo ruolo con un voto di fiducia su un testo che addirittura non conosce.

Ma bisogna considerare che il Governo attuale è il Governo del cambiamento. Probabilmente, significa che anche le opinioni che il Movimento 5 Stelle aveva in precedenza adesso sono cambiate... completamente.