Il defenestramento di Roberto D'Aversa dalla Sampdoria, domenica nuovamente sconfitta stavolta ad opera della Lazio, può attendere.

Infatti, il presidente del club, l'eclettico Massimo Ferrero, non può occuparsene perché oggi è stato arrestato dalla Guardia di Finanza e trasferito nel carcere di San Vittore, con l'accusa di reati societari e bancarotta fraudolenta.

Nella stessa inchiesta sono coinvolte altre 5 persone, tra cui Giorgio e Vanessa Ferrero (rispettivamente nipote e figlia di Massimo Ferrero), per le quali stati disposti i domiciliari.

A chiedere l'arresto del patron della Sampdoria è stata la procura di Paola. L'inchiesta, comunque, non riguarda vicende legate alla società di calcio, secondo quanto dichiarato dal legale di Ferrero, Giuseppina Tenga.

Secondo gli inquirenti, dopo accordi a seguito del fallimento di alcune sue società, ad ottobre 2014 somme consistenti di denaro sarebbero arrivate direttamente a Massimo Ferrero, mascherate dietro "conciliazioni lavorative ideologicamente false" ... "prive di fondamento".

In pratica, secondo le carte dell'inchiesta, Ferrero si sarebbe appropriato di somme non dovute svuotando al tempo stesso le casse di società con sede in Calabria. Da qui l'interesse sulla vicenda da parte della procura di Paola.