Dopo aver sfiorato il livello di 1300 dollari l'oncia, la quotazione dell'oro è rimbalzata verso il basso. A determinare questo scivolone è soprattutto la presa di vigore del dollaro dopo l'accordo per l'approvazione definitiva della riforma fiscale voluta da Trump.

La Camera dei Rappresentanti ed il Senato hanno votato entrambe a favore della nuova legge, ma i testi approvati sono tra loro diversi. Le due Camere si devono adesso accordare per approvare un testo unico da far firmare al presidente Usa prima di Natale.

Oltre a tale motivo, a pesare sulla quotazione dell'oro è il prossimo rialzo dei tassi voluto dalla Fed, il terzo quest'anno, completando così il piano indicato per il 2017.

Per quanto riguarda la quotazione del metallo giallo nel breve periodo, potrebbero pesare "a suo favore" gli sviluppi dello scandalo Russiagate, sul fronte interno, e la crisi con la Corea del Nord a cui si aggiunge nelle ultime ore quella causata dalla decisione di spostare l'ambasciata di Israele a Gerusalemme, sul fronte internazionale.