Può l'uomo migliorare la conoscenza di se stesso concentrandosi sugli avanzamenti tecnologici ? Può la tecnologia dare risposte alle domande della filosofia ? La risposta di Scientology.

I due fronti di approfondimento.
 
Filosofia e tecnologia sono due aree di studio e conoscenza molto diverse. Dall'inizio del secolo scorso abbiamo vissuto uno straordinario progresso scientifico. Questo non è stato eguagliato da un avanzamento nell'ambito degli studi umanistici e filosofici.

L’Uomo ha ben approfondito lo studio dell’universo fisico ma ha trascurato di conoscere se stesso. 

Le pressioni derivate da un tale squilibrio, hanno sconvolto la nostra società e minacciano il nostro futuro. Scientology, fin dalla sua prima pubblicazione all'inizio degli anni 50, ha rappresentato per molti un recupero dell’equilibrio perduto.

Nonostante i numerosi successi, la scienza non è mai stata in grado di rispondere alle domande che l’Uomo si è posto da tempo immemorabile: chi siamo? Di che cosa siamo composti? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Che cosa stiamo facendo?

Filosofia e religione

Di fatto, queste domande sono sempre state di competenza della filosofia e della religione, ma le risposte tradizionali sono diventate inadeguate quando messe a confronto con la nuova società tecnologica.

Scientology, sfruttando le stesse nozioni avanzate che hanno portato alla comprensione della fisica nucleare, fornisce risposte moderne a tali domande. Offre anche metodi di applicazione funzionali che consentono all'Uomo di raggiungere l'antico scopo per il quale ha lottato per migliaia di anni: conoscere se stesso e, attraverso tale risultato, conoscere e comprendere gli altri e, infine, conoscere la vita stessa.

L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology, ha dedicato gran parte della sua vita, proprio alla conoscenza prima della mente e poi dello Spirito. Lo ha fatto con un punto di vista pratico che voleva essere di aiuto per l'Uomo.