Gli ultimi dati dell'Istituto Robert Koch dicono che in Germania sono 319,5 le persone contagiate dal Covid ogni 100mila abitanti. Un dato che spiega i 52.826 nuovi casi registrati in quella nazione nelle ultime 24 ore, a cui va aggiunto quello dei 1.627 nuovi ospedalizzati e dei 294 decessi causati dal coronavirus.

Cifre che hanno fatto definire drammatica la situazione nel Paese alla cancelliera uscente Angela Merkel che è adesso di fronte al dilemma di nuove chiusure con il nuovo governo che tra non molto dovrebbe entrare in carica, mentre sempre più Laender hanno deciso di escludere i non vaccinati da ristoranti, bar, locali ed eventi culturali, replicando (in parte) il modello austriaco, su cui anche in Italia si sta dibattendo.

Ma quella che è stata etichettata come quarta ondata è un problema che riguarda l'intera Europa. Iniziata nei Paesi dell'est, la ripresa del contagio adesso interessa tutto il resto del continente, anche se in maniera minore gli Stati meridionali, come Portogallo, Spagna e Italia. 

Oltre alla Russia (36.626 nuovi casi), il contagio ha raggiunto picchi preoccupanti in Polonia (+31% dei casi in una settimana) e nella Repubblica Ceca  dove nelle ultime 24 ore i nuovi casi Covid sono stati 22.479. L'Austria ha messo in lockdown i non vaccinati, l'Olanda ha riattivato le restrizioni sulle aperture di locali e luoghi aperti al pubblico, la Francia si interroga sulla possibilità di invitare nuovamente le aziende nel praticare il lavoro a distanza...

Fa da contraltare alle preoccupazioni dell'Europa continentale la Gran Bretagna che, nonostante il contagio da Covid sia ripreso con forza nell'isola già da luglio, il governo Johnson non ha intenzione di prendere particolari misure di cautela, a parte spingere la popolazione alla somministrazione del richiamo.

Gli ultimi dati nel Regno Unito vedono crescere i nuovi casi quasi del 15% negli ultimi 7 giorni (37.243 nelle ultime 24 ore), mentre in un giorno i decessi sono stati 214 e gli ospedalizzati 869.

Un andamento che procede da 5 mesi, in base al quale, in media, il numero dei decessi tra i sudditi di sua maestà dovrebbe aggirarsi finora tra i 15mila e i 20mila.

Nonostante ciò, gli stadi inglesi durante le partite della Premiere League sono pieni in ogni ordine di posti con le persone che urlano, cantano, esultano e si abbracciano, rigorosamente, senza mascherina.