La situazione nello Stretto di Taiwan resta ancora tesa dopo che il governo di Taipei ha segnalato la presenza di almeno 9 navi da guerra e 26 aerei cinesi ancora nelle vicinanze dell'isola, nonostante le esercitazioni militari di Pechino fossero ormai convluse da quasi 24 ore. Si tratta dell'ultima dimostrazione di forza della Cina, che considera Taiwan una provincia ribelle e non esclude l'uso della forza per riunificarla al continente.
Le manovre cinesi, chiamate "Joint Sword", sono iniziate il 7 aprile e si sono concluse il 10 aprile, coinvolgendo decine di aerei da combattimento e navi da guerra in un'operazione di accerchiamento di Taiwan. Secondo il Comando dell'Esercito popolare di liberazione, lo scopo delle esercitazioni era "salvaguardare la sovranità nazionale, mantenere la pace e la stabilità nella regione e impedire qualsiasi tentativo di indipendenza di Taiwan".
La Cina ha intensificato la pressione militare su Taiwan da quando la presidente Tsai Ing-wen, del Partito progressista democratico, favorevole a una maggiore distanza da Pechino, è stata rieletta nel gennaio 2020 con una larga maggioranza. Tsai ha respinto le rivendicazioni cinesi sull'isola e ha sostenuto il diritto del popolo taiwanese di decidere il proprio futuro. La Cina ha anche protestato contro i crescenti legami tra Taiwan e gli Stati Uniti, il principale alleato e fornitore di armi dell'isola.
Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per le esercitazioni cinesi e hanno ribadito il loro impegno a sostenere Taiwan in base alla legge sulla relazioni con Taiwan del 1979, che prevede assistenza militare all'isola in caso di minaccia. Gli Stati Uniti hanno anche inviato una delegazione ufficiale a Taipei per partecipare alle celebrazioni per il Giorno nazionale dell'isola, il 10 aprile, suscitando l'ira di Pechino.
Tsai Ing-wen ha dichiarato di non voler provocare una escalation del conflitto, ma ha accusato Pechino di comportamento “irresponsabile”, rivendicando il diritto a difendere la propria sovranità e sicurezza nazionale.
Il ministero della Difesa di Taiwan ha detto che le sue forze armate hanno monitorato da vicino le attività cinesi e hanno adottato le misure necessarie per prevenire qualsiasi incidente. Il ministero ha anche chiesto alla comunità internazionale di prestare attenzione alla situazione nello Stretto di Taiwan e di sostenere gli sforzi dell'isola per mantenere la pace e la stabilità nella regione.