Il giudice federale Jon S. Tigar, del distretto di San Francisco, ha emesso lunedì un ordine restrittivo temporaneo contro la decisione del presidente Trump di impedire la richiesta di asilo a quei migranti che avessero oltrepassato illegalmente il confine meridionale degli Stati Uniti.

L'iniziativa di Trump era dettata per contrastare la carovana di migranti proveniente dal Centro America che si trova in prossimità del confine con il Texas. Contro tale iniziativa avevano fatto ricorso due associazioni, l'American Civil Liberties Union e il Center for Constitutional Rights ed il giudice Tigar si è espresso su tale ricorso, con un'ordinanaza valevole a livello nazionale almeno fino al 19 dicembre, data dell'udienza in cui il giudice dovrà decidere se annullare o meno il provvedimento di Trump.

Negli ultimi anni, sono state migliaia le persone che nel deserto dell'Arizona o sulla sponda americana del Rio Grande si sono arrese agli agenti dell'immigrazione facendo richiesta di asilo.

I primi gruppi della carovana dei migranti hanno iniziato ad arrivare, già dalla scorsa settimana, nella città di frontiera di Tijuana.

Col passare dei giorni, la situazione nella città sul lato messicano, al confine con gli Usa, potrebbe diventare ingestibile, perché già numerose sono le persone che hanno fatto richiesta di asilo ai valichi di frontiera ufficiali e a cui le autorità americane non hanno dato ancora risposta. L'intenzione è quella di allungare i tempi di attesa per scoraggiare i richiedenti che, a loro volta, non si danno per vinti, creando però sempre più problemi di ordine pubblico nella città di Tijuana, dove gli abitanti hanno iniziato a dare segni di "impazienza".