Politica

La sindaca leghista di Rosà vieta la Pastasciutta Antifascista nell'80° dalla caduta del regime: una decisione incomprensibile, a meno che...

Il 25 luglio saranno 80 anni dalla caduta del regime fascista. Quella stagione nera di soppressione delle libertà, di violenza, di guerra. E come da bella tradizione in tutta Italia si svolgerà la Pastasciutta Antifascista in ricordo proprio della pastasciutta  che il 25 luglio 1943 la famiglia Cervi offrì agli abitanti di Campegine per festeggiare l'evento. E anche  l'ANPI farà Festa raccontando e seminando un altro Paese. Esattamente e appassionatamente opposto a quello immaginato e poi concretizzato dal criminale Benito Mussolini. Accoglienza, Pace, Solidarietà, Uguaglianza: ecco il suo volto. Un Paese della Costituzione pienamente attuata. Un Paese unito intorno ad una salvezza civile che consideriamo ancora possibile. Non saremmo altrimenti antifascisti ed eredi delle partigiane e dei partigiani. Invitiamo calorosamente le cittadine e i cittadini di buona volontà democratica a partecipare. Durante le pastasciutte si potrà ancora contribuire alla sottoscrizione nazionale ANPI per le popolazioni colpite dall'alluvione. 

Così l'Anpi, da alcuni giorni aveva promosso l'iniziativa sul proprio sito, rimandando alla sezione eventi la consultazione di località e luoghi dove la "pastasciuttata" era stata organizzata.

Oggi, però, il sito dell'Anpi ha reso noto che a Rosà, in provincia di Vicenza, la sindaca leghista Mezzalira dott.ssa Elena, in palese violazione della Costituzione, non ha concesso lo spazio per la Pastasciutta Antifascista perché il nome "può essere un richiamo di disordini e di problemi di sicurezza e ordine pubblico".

Questa la comunicazione ufficiale:

Sempre in provincia di Vicenza, a Porto Burci, l'Anpi ci informa di una scritta intimidatoria del "Mis" [sic, ndr] contro gli organizzatori della Pastasciutta Antifascista: "Se manca l'olio lo portiamo noi". 

La riflessione conseguente è abbastanza ovvia: ma se i fascisti in Italia non ci sono più, se l'attuale maggioranza al governo non si definisce fascista e se la Costituzione è antifascista, perché la sindaca Mezzalira dott.ssa Elena dovrebbe far riferimento a problemi di ordine pubblico? 

Non solo... se qualche delinquente, criminale o simile pensa di pretendere di definirsi fascista ritenendosi così in diritto di dover impedire/attaccare o altro una manifestazione pacifica, ancor di più la sindaca Mezzalira dott.ssa Elena avrebbe dovuto dare il proprio benestare all'evento, per affermare che il dettato costituzionale è ancora valido e che deve essere rispettato ad ogni costo.

Purtroppo, la sindaca leghista Mezzalira dott.ssa Elena, evidentemente non essendo in grado di fare delle riflessioni tanto semplici e banali come quella sopra riportata, ha deciso di vietare un evento che invece avrebbe dovuto promuovere... a meno che la sindaca leghista Mezzalira dott.ssa Elena non sia o non si consideri una fascista!

In tal caso, il suo agire avrebbe almeno avuto una motivazione logica!

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
ha ricevuto 375 voti
Commenta Inserisci Notizia