Saranno utilizzate particelle cosmiche, i muoni, ben noti anche a chi ha letto appena un po' di teoria della relatività, per scoprire nuove informazioni sulla tecnica di costruzione delle piramidi. La prima ad essere analizzata da un gruppo di ricercatori provenienti da tutte le parti del mondo è la piramide romboidale di Snefru, all'interno della quale sono state collocate delle lastre per la raccolta delle particelle. I muoni, che come una sorta di pioggia attraversano l'atmosfera terrestre, sono assorbiti e deviati da superfici solide. Le modalità con cui andranno a colpire le lastre forniranno dati preziosi sulla costruzione della piramide, rivelandone i volumi interni. Alla piramide di Snefru, che risale a 4600 anni fa e che rappresenta uno dei primi tentativi di costruire una classica piramide a superfici lisce, anziché a gradoni come quelle più antiche, seguirà la piramide di Cheope, la più grande del complesso di Giza.