Chiunque venga da Bergamo, chiunque abbia vissuto la pressione degli ultimi mesi, non può che volere una Commissione d’inchiesta regionale che lavori bene, che non faccia sconti a nessuno, che individui gli errori commessi e le soluzioni possibili per evitarli in futuro. E' proprio per questo, per il territorio da cui provengo, che 28 consiglieri di minoranza su 31 hanno indicato il mio nome per il ruolo di Presidente di questa commissione.La maggioranza da sola, con una forzatura istituzionale mai vista prima, ha scelto invece di ignorare l'indicazione della minoranza, a cui spetta il Presidente, ed eleggere la consigliera Patrizia Baffi.Di fatto, si sono scelti il controllore. Preferiscono insabbiare fin da subito ogni lavoro d'inchiesta? Impedire che si possano individuare le responsabilità? Noi non possiamo e non vogliamo essere complici di questo.
Mi state scrivendo in tantissimi e tutti dispiaciuti per me. Vi ringrazio e cerco di tranquillizzarvi: la questione non è il mio nome, ma la fame di verità che ci deve accompagnare se vogliamo fare qualcosa di buono per la nostra Regione. C'era l'occasione di avere il Presidente a Bergamo e un'attenzione particolare per quanto accaduto qui, ma il voto di oggi ha dimostrato che tanti hanno paura di quella verità, hanno paura di affrontare seriamente le responsabilità. Se la commissione d'inchiesta non è il luogo giusto per riuscirci, lo faremo lo stesso. Per noi stessi e per chi non c'è più.
Se Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia arrivano al punto di votarsi da soli il Presidente di una commissione che spetta alle minoranze, è perché ammettono di avere troppo da nascondere. Qui c'è da fare luce, con serietà, sui tre mesi più tragici della storia di Regione Lombardia. Ma questi pensano solo a salvare se stessi.
Queste le dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore dal consigliere della regione Lombardia Jacopo Scandella, del Partito Democratico.
Erano giorni che la maggioranza del consiglio regionale della Lombardia si rifiutava di votare come presidente della Commissione d'inchiesta su quanto accaduto nella regione durante l'emergenza coronavirus il candidato indicato dalle opposizioni (5 Stelle e Pd), Jacopo Scandella.
Ieri, la svolta. La maggioranza di destra che guida la Lombardia ha deciso di scegliersi come presidente la renziana Patrizia Baffi. Italia Viva è tra i partiti di opposizione, ma la consigliera Baffi, per quel ruolo, non è stata indicata dalle opposizioni e quindi rappresenta se stessa, oltre al suo partito. Naturalmente, la Baffi ha prontamente accettato l'incarico, invece di rifiutarlo come avrebbe dovuto.
Il tutto è avvenuto mentre a Roma, nella Giunta delle immunità del Senato i tre rappresentanti di Italia Viva - Cucca, Bonifazi e Ginetti - si astenevano dal votare, facendola così approvare, la relazione Gasparri che suggerisce all'Aula del Senato di negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms.
Una coincidenza? Visto che riguarda i due Matteo, è impossibile crederlo, dato che per loro nulla è lasciato al caso. Quindi le smentite finiscono solo per rendere ancora più credibile lo scambio, che non sarà certo l'unico!
E per negare l'innegabile, Matteo Renzi si è fatto pure intervistare da Repubblica...
Ma esiste qualcuno in Italia che ancora possa credere anche ad una sola delle tante parole che Renzi pronuncia?