In Italia ci sono migliaia di Audioprotesisti

C'era una volta l'Audioprotesista "pila e cacciavite".

Quello che, da buon commerciante con qualche nozione di elettronica, ti vendeva l'apparecchio acustico analogico, e dopo averti dato qualche consiglio sull'uso, ti rimandava a casa che ci sentivi meno di prima.

Per nostra fortuna ne è passato di tempo da quella volta, e va anche detto che se gli audioprotesisti di una volta si comportavano così la colpa non era tutta loro.

Certo non potevano fare miracoli con quei ferri vecchi che si trovavano per le mani, ed era già tanto se il nonno o la nonna riuscivano a capire a fatica qualche parola.

E poi, parliamoci chiaro, chi poteva permettersi un apparecchio acustico?

Oggi le cose sono cambiate. Ma ne siamo proprio sicuri?

E' vero, gli apparecchi acustici sono diventati invisibili, un gioiello della tecnologia digitale più avanzata, dei mini-computer con funzioni all'avanguardia.

Sarebbe un vero peccato se chi ce li propone perché l'udito si è indebolito o è sparito del tutto, non fosse poi in grado di adattarne le straordinarie capacità al nostro difetto uditivo.

Commerciante oppure Operatore sanitario?

Questa è la domanda da porsi quando si va in cerca di un Audioprotesista.

Intendiamoci, non che il primo aspetto escluda l'altro, si tratta più che altro di tendenza prevalente.

Personalmente mi affiderei a chi mostra di avere interesse per la salute del mio udito, e si anche in grado di effettuare un corretto fitting, cioè di quell'imprescindibile adattamento dell'apparecchio acustico all'orecchio.

D'altra parte che te ne faresti di un sofisticatissimo apparecchio acustico che non si adatta perfettamente al tuo deficit uditivo?

La domanda che tutti gli Audioprotesisti dovrebbero farsi

Che sarebbe poi questa: "L'apparecchio acustico che sto fornendo al mio cliente/paziente risponde o no alle sue esigenze uditive? Una volta inserito nell'orecchio, qual è il guadagno uditivo del paziente? Cosa arriva realmente al suo orecchio?"

Per rispondere a questa domanda l'Audioprotesista dispone di strumenti adeguati che gli consentono di effettuare la verifica di cosa accade nell'orecchio del paziente.

Il problema è che non tutti la fanno questa verifica

Come mai? Per indolenza, per negligenza, perché non sono in grado, perché sono lì per vendere.

Oppure per un micidiale mix di tutte queste motivazioni.

Di tutte queste problematiche ho parlato con Cristian Borghi, Audioprotesista in Reggio Emilia.

Be', se non fosse così distante da casa mia, e non avessi già un Audioprotesista bravo come lui, di sicuro mi affiderei a lui per avere un guadagno uditivo come si deve.

Puoi vedere la videointervista e leggere il mio commento per saperne di più.

Peppino Zappulla
Acufeni, che fare?