Politica

Il Giornale parla di Qatargate e D'Alema e non di Qatargate e Renzi. Curioso...

La vicenda Qatargate, continua da evidenziare quanto sia indecentemente carente la qualità dell'informazione in Italia e, di pari passo, quanto sia infima la qualità dei politici che, grazie a tale tipo di informazione, riescono a sopravvivere.

Questo un recente articolo sull'argomento de il Giornale della famiglia Berlusconi, a firma di Luca Sablone:

"È stupito, non si aspettava uno scandalo di queste dimensioni. Soprattutto è rimasto di sasso nel leggere alcuni personaggi coinvolti nel Qatargate. Massimo D'Alema non nasconde il proprio sconcerto per gli sviluppi di una vicenda che ha creato un vero e proprio terremoto nel Parlamento europeo: "Sono colpito e addolorato. Anche perché le persone coinvolte hanno una storia tale per cui non si può che rimanere colpiti e addolorati".L'ex presidente del Consiglio - intervistato dal Corriere della Sera - ha però voluto mettere le mani avanti e respingere il modo in cui si cerca di colpire una storia e una classe dirigente, "facendo confusione tra cose che sono totalmente non assimilabili tra loro". Quanto ad Antonio Panzeri e Andrea Cozzolino, che nel passato sono stati bollati come "dalemiani", ha aggiunto che si tratta di "persone che conosco da anni e che ho stimato".La sinistra è in totale imbarazzo per ciò che sta continuando a venire a galla; anche perché si parla di banconote nei sacchi ritrovati negli appartamenti. Un caso su cui bisognerà fare chiarezza e di cui D'Alema dice di non avere mai potuto sospettare: "La trovo un'indecenza, che merita una riposta ferma in difesa del Parlamento europeo". E ha definito "inaccettabile" anche il solo tentativo di condizionare le istituzioni attraverso un'opera corruttiva.Dai presunti affari in Colombia per vendere le armi all'acquisto dei ventilatori dalla Cina nel corso dell'emerganza Covid-19, sono diverse le inchieste giornalistiche che hanno interessato D'Alema negli ultimi anni. Lui stesso però ha voluto rispedire al mittente le accuse arrivate sul suo conto: "Non faccio né l'affarista né il lobbista". Sui presunti affari con la Colombia ha ammesso di aver dato una mano a un imprenditore "con una qualche imprudenza". Invece sui ventilatori ha fatto notare che in quel periodo c'era una "corsa disperata" ad acquistare prodotti sul mercato cinese: "A me fu chiesto di trovare qualcuno che comprasse in vece nostra, mettendoci i soldi. Io ho trovato un'associazione che l'ha fatto. Ho solo fatto un favore e non ho venduto niente a nessuno".D'Alema ha rivendicato di avere un'attività di consulenza e ha precisato che nel proprio caso "non ci sono porte girevoli; ma diverse stagioni nella vita che devono essere scandite da un rigido principio di incompatibilità". A tal proposito ha sottolineato di non essere più in Parlamento dal 2013, di essersi dimesso dagli organismi dirigenti del partito, di aver creato una società e di collaborare con società internazionali. "Questo tipo di attività deve essere fatto alla luce del sole. Non faccio un'attività sotterranea. È tutto trasparente, tutto controllabile", ha annotato.Come fatto notare da Marco Gervasoni su il Giornale in edicola oggi, è partita l'operazione della sinistra per cercare di continuare ad affermarsi come fronte politico puro nonostante lo scandalo abbia smontato la presunta superiorità morale. D'Alema ha voluto chiarire che per la raffineria di Priolo semplicemente una cordata di investitori internazionali, tra cui è presente un imprenditore qatariota, si è rivolta anche a lui per l'acquisizione: "A loro ho dato un consiglio: vi interessa? Bene, come prima cosa andate a parlare col governo".

Ma dico... ma come si fa a scrivere un articolo del genere? Vuoi parlar male di D'Alema? Bene. Vuoi parlar male della sinistra? Bene. Ma almeno fallo ricorrendo ad argomenti che abbiano un senso logico!

Come riporta l'articolo stesso, D'Alema non è più un parlamentare... e allora che diavolo c'entra nel volerlo associare alla vicenda Qatargate?

E se vuoi riportare una vicenda analoga al Qatargate che riguarda un parlamentare italiano, allora parla di Matteo Renzi: lui sì che fa il lobbista, il consulente, il faccendiere... oltretutto per un Paese arabo, oltretutto per il mandante di un assassinio... nonostante sia senatore.

Evidentemente Matteo Renzi, così come il suo compare Carlo Calenda, è da considerarsi un fiancheggiatore della destra e un possibile alleato di Silvio Berlusconi, fratello e padre dei due principali azionisti de il Giornale e per questo non deve essere tirato in ballo.

Tra i media italiani lo scandalo Renzi, la cui attività extraparlamentare costituisce un enorme conflitto d'interessi di cui tutti fanno finta di non accorgersi, è stato denunciato da Marco Travaglio in una puntata della trasmissione Otto e mezzo su La7.

Travaglio, correttamente, ha fatto notare che non vi è differenza fra Renzi che prende soldi dall’Arabia per parlar bene di un regime di tagliagole (rinascimento arabo!!!) e i parlamentari Ue che prendono soldi dal Qatar per parlare di un altro regime di tagliagole, a parte il fatto che il primo fa fattura perché siede in Senato e gli altri no perché non possono fatturare... perché il regolamento dell'europarlamento impedisce ai deputati di ricevere soldi e regali da terzi.

Che cosa ha fatto (o almeno ha annunciato di fare) Matteo Renzi? Ha detto di aver dato mandato al suo legale di denunciare Travaglio per diffamazione. Quindi per il senatore faccendiere o faccendiere senatore, se uno gli ricorda quello che fa finisce per diffamarlo? 

Forse Renzi, direttamente, non si rende conto della gravità del suo agire e riesce a rendersene conto solo indirettamente nell'apprenderlo da terzi e per questo, scandalizzandosi, denuncia. Il problema, per lui, è che quanto detto da Travaglio non è diffamazione, ma la semplice verità dei fatti.

Per Renzi e i renziani, privi di memoria, e per i giornalisti che non sanno fanno il loro mestiere, pertanto, è utile riportare questo video per far capire loro quanto la vicenda Qatargate sia collegata a Renzi e quanto sia grave il fatto che il Parlamento in Italia non intervenga in merito con una modifica ai regolamenti di Camera e Senato...

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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