Ogni giorno, il ministro Boccia, in fondo è il suo mestiere, ci informa di essersi coordinato con le regioni per definire, dopo quanto già fatto nelle 24 ore precedenti, nuove misure a contrasto della pandemia. Questo è un compendio del lavoro che ha svolto sabato:
«Con l'autunno siamo entrati in una nuova fase della pandemia. In Italia le reti sanitarie sono forti, le abbiamo rafforzate in questi mesi, ma dobbiamo evitare lo sfondamento che è avvenuto a marzo in alcuni territori. La cintura di protezione della prevenzione territoriale va irrobustita ogni giorno di più. Su tamponi, terapie intensive, medici di base serve essere tempestivi, immediati e collaborativi. C'è la massima attenzione del governo e disponibilità totale vero le Regioni e gli Enti locali.Oggi in Protezione civile abbiamo fatto un coordinamento con le Regioni, il ministro Speranza, il commissario Arcuri e il capo della PC Angelo Borrelli: se il governo deciderà di definire un nuovo pacchetto di misure per contrastare l'avanzata dei contagi lo farà condividendolo con le Regioni».
Ieri, infatti, sono continuate le riunioni tra Governo ed enti locali per definire una strategia comune che possa essere in grado, almeno per alcuni giorni, di contrastare il diffondersi della pandemia ed evitare che presidenti di regione e persino sindaci adottino provvedimenti a macchia di leopardo.
Sono due giorni che si discute su quali debbano essere i nuovi provvedimenti da prendere e nelle ore del mattino di domenica, il CdM n.67 è finito alle 3:05, quasi certamente l'argomento dpcm è stato discusso, anche se non specificato nell'ordine del giorno.
In ogni caso, come ha ricordato il ministro della Salute Roberto Speranza, "nella manovra di bilancio approvata stanotte ci sono altri 4 miliardi per il Servizio Sanitario Nazionale", una decisione logica considerando la diffusione del contagio da Covid.
Ma quali saranno le nuove misure del Governo?
Per certo, non (almeno tutte) quelle che di ora in ora sono state anticipate da molte fonti stampa, definite da Palazzo Chigi come "fughe in avanti e ipotesi non corrispondenti a verità", aggiungendo anche l'invito di evitare, da parte dei media, di alimentare confusione in attesa di comunicazioni ufficiali... che dovrebbero essere comunicate domenica in tarda serata.
Già fin d'ora, comunque, si può tranquillamente prevedere che qualsiasi iniziativa che escluda il lockdown a livello nazionale non potrà bloccare il contagio e ben che vada potrà solo diminuirne parzialmente il diffondersi. La speranza del Governo è che le nuove misure possano almeno mitigarlo tra le persone più anziane e/o immunodepresse in modo che il numero di morti non aumenti oltre misura. Se invece ciò dovesse accadere, allora si ritornerebbe alle misure di confinamento della scorsa primavera.
Ciò che il Governo sta facendo, in relazione al contagio, è quello che è umanamente possibile nel tentare di tenere a galla una nave piena di falle non avendo altro a disposizione che degli stracci per tapparle. In pratica, la questione può essere sintetizzata nel come sia meglio morire: se di fame o di Covid. Per questo, il fatto di cercare di salvare capra e cavoli, da parte di Governo e Cts, è in ogni caso un tentativo che tutti, responsabilmente, dovrebbero sostenere.
Purtroppo in Italia esiste un'opposizione irresponsabile che sfrutta pure la pandemia per ragioni di potere come dimostrano le incredibili affermazioni del leghista Borghi, riportate dal dem Fiano:
«Un osservatore esterno potrebbe pensare che il virus lo portano le mascherine. Mesi senza mascherina, assembramenti, movida, discoteche, aperitivi... contagi minimi. Poi mascherina obbligatoria, restrizioni, tamponi a raffica: contagi fuori controllo».