Migliaia di anni di storia religiosa, una devozione a tratti magica quella che unisce il popolo di Sanza alla Vergine del Cervati.
Un cammino che si tramanda di generazione in generazione senza sforzo, in maniera naturale.
Una tradizione antica che ancora oggi mantiene intatti i modi e i tempi, un incantesimo che non ha ceduto alla modernità sempre più laica.
Fatica e sudore accompagnano un rito che in apparenza può sembrare “straziante” ma viene svolto con passione e amore da un popolo incantato davanti alla “statua vestita d’ oro”.
Tutto inizia il 26 luglio all’alba, quando in processione, la statua ben custodita nella “Stipa”, a spalla e a tratti di corsa, da Sanza viene portata sulla cima del Monte Cervati a quasi 2000 metri di altezza, 12 Km di salita ripida seguendo un sentiero che ha il sapore della storia. Sul Monte vi resta fino a 5 di Agosto quando, sempre all’ alba la processione fa il viaggio inverso.
Arrivata in paese inizia la festa.
Religiosità e folklore si mescolano per dare ai sanzesi di tutto il mondo emozioni infinite ma soprattutto quella benedizione che li proteggerà lungo il cammino della vita.