Come già ricordato, quello della Mare Jonio è un "sequestro d'iniziativa" da parte della Guardia di Finanza che, una volta salita a bordo della nave, avrebbe rilevato alcune irregolarità.
L'accusa ipotizzata nei confronti dell'equipaggio è stata quella di aver favorito l'immigrazione clandestina. Ma nonostante il ministro dell'Interno Salvini, bontà sua, abbia iniziato a stappare bottiglie di spumante e a festeggiare con i suoi idrofobi sostenitori, deve essere però la Procura di Agrigento a verificare se esistano o meno i presupposti del reato ipotizzato dalla GdF, così come quelli per il sequestro della nave.
La procura di Agrigento dovrebbe esprimersi nel merito entro lunedì.
"Stay calm, we are Italian, you are safe!"
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) May 11, 2019
"Thank you, we are from hell."
Con il sostegno di tutte e tutti voi abbiamo salvato 30 persone dalla guerra e dalla prigionia. Ci salviamo tutti insieme. #MareJonio
Abbiamo bisogno di voi per continuare a farlo.https://t.co/osKLFY6xI3 pic.twitter.com/j9DPRrllzY
Nel frattempo, dalla Mare Jonio rispondono a chi li accusa di non aver contattato le "autorità" libiche e di non aver riportato 30 persone in un paese in guerra, sotto le bombe, che per loro questa è una "medaglia".
Intanto, come riporta Sky tg24 non si fermano le partenze dal nord Africa: "La guardia costiera tunisina ha intercettato oggi in acque nazionali un'imbarcazione in difficoltà al largo di Jebeniana, 35 km a nord di Sfax, con a bordo 46 migranti, dei quali 20 donne, in gran parte di Paesi sub-sahariani, oltre a 6 tunisini".
Ed in mare non ci sono navi di Ong, a dimostrazione che il "fattore traino" è un'invenzione di questo Governo...
🚢â›”ï¸ ONG E SALVATAGGI IN MARE.
— Matteo Villa (@emmevilla) May 10, 2019
Con la #MareJonio di @RescueMed che ha appena effettuato un salvataggio al largo delle coste libiche, è necessario tornare a ricordarlo.
La presenza delle Ong non incentiva le partenze dalla #Libia.
No, il “pull factor†delle Ong non esiste. pic.twitter.com/063wZa6awQ