Come già ricordato, quello della Mare Jonio è un "sequestro d'iniziativa" da parte della Guardia di Finanza che, una volta salita a bordo della nave, avrebbe rilevato alcune irregolarità.

L'accusa ipotizzata nei confronti dell'equipaggio è stata quella di aver favorito l'immigrazione clandestina. Ma nonostante il ministro dell'Interno Salvini, bontà sua, abbia iniziato a stappare bottiglie di spumante e a festeggiare con i suoi idrofobi sostenitori, deve essere però la Procura di Agrigento a verificare se esistano o meno i presupposti del reato ipotizzato dalla GdF, così come quelli per il sequestro della nave.

La procura di Agrigento dovrebbe esprimersi nel merito entro lunedì.


Nel frattempo, dalla Mare Jonio rispondono a chi li accusa di non aver contattato le "autorità" libiche e di non aver riportato 30 persone in un paese in guerra, sotto le bombe, che per loro questa è una "medaglia".

Intanto, come riporta Sky tg24 non si fermano le partenze dal nord Africa: "La guardia costiera tunisina ha intercettato oggi in acque nazionali un'imbarcazione in difficoltà al largo di Jebeniana, 35 km a nord di Sfax, con a bordo 46 migranti, dei quali 20 donne, in gran parte di Paesi sub-sahariani, oltre a 6 tunisini".

Ed in mare non ci sono navi di Ong, a dimostrazione che il "fattore traino" è un'invenzione di questo Governo...