L'International Footbal Association Board, secondo quanto anticipato nei giorni scorsi dal Times, si riunirà il 27 settembre a Montecarlo per dare il via all'uso del Var anche per la Champions League, ma solo a partire dai quarti di finale del torneo.

In Europa sono otto i paesi in cui nel principale campionato si fa utilizzo del Var: Germania, Belgio, Spagna, Italia, Francia, Polonia, Portogallo e Turchia. In Inghilterra, il Var non è utilizzato in Premier League, ma ne è previsto l’impiego nelle partite di FA Cup e Coppa di Lega che si disputeranno negli stadi dei club della Premier.

Perché non utilizzare il Var fin dalla fase eliminatoria del torneo di Champions? Perché non sarebbero sufficienti gli arbitri internazionali preparati ad arbitrare con l'ausilio del supporto video e perché non sarebbero sufficienti gli stadi in grado di garantire la possibilità di installare telecamere e regia a supporto del Var.

Pertanto, sarebbero solo 13, compresa la finale, gli incontri in cui gli arbitri potranno riconsiderare le proprie decisioni grazie all'ausilio del supporto video.

Altra anticipazione sarebbe quella per cui sarebbero anche gli allenatori, ma solo una volta per ogni frazione di gioco, a chiedere l’intervento del Var.

Ma è inutile avventurarsi in ulteriori anticipazioni e commenti su decisioni non ancora prese. Sarà necessario attendere un mese e sapremo con certezza se le regole della Champions League saranno "aggiornate". Da quello che abbiamo visto nelle precedenti edizioni e dal successo dei mondiali in Russia, ciò sarebbe più che auspicabile, anche solo per l'ultima fase del torneo.