La Piana di Milazzo al centro della rigenerazione urbana: la Giunta municipale ha approvato una delibera, proposta dall’Assessore ai Lavori pubblici Santi Romagnolo per un intervento di riqualificazione di piazza Pozzo a Santa Marina e per la sistemazione del quadrivio di San Marco, che presenta delle criticità condizionanti anche la circolazione veicolare.

La spesa prevista ammonta a 130 mila euro e prevede pure altri due interventi tra la via Orsa Maggiore e la via Maio Mariano, tra la via Birago e via Giorgio Rizzo e tra la via Massimo Scala e la via Ettore Celi. “Interventi – sostiene l’Amministrazione – finalizzati a migliorare la qualità insediativa e la possibilità di garantire maggiore libertà di movimento ai pedoni; ma anche potenziare le condizioni di sicurezza stradale”.

L’obiettivo è offrire una città, sia il centro urbano, che la periferia, pienamente vivibile, capace di garantire più fruibilità e alleata a particolari categorie di persone deboli: disabili, anziani, genitori con i passeggini e carrozzine e bambini; anche queste opere saranno realizzate – al pari dell’ormai prossimo intervento di riqualificazione di piazza Missori – senza alcun onere per il bilancio comunale, rientrando nell’ambito di altri interventi di rigenerazione urbana con abbattimento barriere architettoniche da eseguire sul territorio comunale, finanziati dallo Stato con Decreto del Ministero dell’Interno nell’ambito delle risorse assegnate nel periodo 2020/24 rientranti nel PNRR per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “Anche questi interventi a Santa Marina, dove è previsto anche altro e a San Marco confermano la grande attenzione per la periferia – ha detto il Sindaco Pippo Midili ricordando i lavori realizzati in via Feliciata e l’installazione della prima colonnina pubblica di ricarica per veicolari elettrici a San Pietro. Per noi Milazzo non finisce al passaggio a livello e abbiamo intenzione di dar corso ad una progettualità che dimostri l’attenzione che l’Amministrazione rivolge ad una parte di territorio troppo spesso in passato dimenticato”.