Grazie agli ingenti investimenti previsti da quello che l’AD e DG Giuseppina Di Foggia definisce il Piano più sfidante mai lanciato, Terna rinnova il suo impegno nel guidare la transizione energetica del Paese. Digitalizzazione, nuovi collegamenti e rinnovabili i pilastri della strategia.


Giuseppina Di Foggia: come Terna sta tracciando la strada per la transizione energetica

16,5 miliardi di euro in tre anni: il Piano Industriale recentemente lanciato da Terna rappresenta non solo la maggiore operazione di sviluppo del Paese, ma anche un baluardo di stabilità in un’era di incertezza economica. Incertezze che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non hanno scalfito la crescita del Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia, né rallentato lo sforzo profuso sulle infrastrutture, grazie soprattutto a contratti ben consolidati e processi di acquisto già portati a termine. Quali i pilastri della nuova strategia? L’AD e DG ha illustrato i punti principali in un’intervista rilasciata al quotidiano “Industria Italiana”. La rete elettrica, cuore dell’investimento, vedrà un potenziamento senza precedenti, con 15,5 miliardi di euro destinati a rafforzare e innovare l’infrastruttura esistente. Questo impegno, ha sottolineato la manager, è parte di un obiettivo più ampio: una transizione energetica che risponde alle direttive del Pniec e del pacchetto UE Fit for 55. Un percorso che si intreccia indissolubilmente con la digitalizzazione. La “Twin Transition”, come la chiama, non è solo un passaggio verso fonti energetiche rinnovabili ma anche un salto qualitativo nella gestione e nell’ottimizzazione dei processi attraverso la tecnologia digitale. Terna, che una volta gestiva 800 centrali, ora ne coordina un milione, un cambiamento che testimonia la crescente complessità del sistema energetico. La tecnologia sarà la chiave per il futuro: con un investimento di 2 miliardi, il Gruppo si prepara a modernizzare tutte le fasi della realizzazione e del mantenimento dei 70mila chilometri di linea ad alta tensione.


Giuseppina Di Foggia: l’impegno di Terna tra sostenibilità e persone

La strategia per le rinnovabili è chiara: le infrastrutture devono risultare all’altezza dell’aumento della produzione. E qui entra in gioco Terna, a lavoro sia sul versante nazionale, con opere come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, che pronta a sostenere il Piano Mattei connettendo Italia e Tunisia con 220 km di cavi sottomarini a 800 m di profondità. Già all’avvio, ha ricordato Giuseppina Di Foggia, il progetto italo-tunisino vanta due primati: è il primo collegamento diretto fra Africa ed Europa, e per la prima volta la commissione UE ha assegnato un finanziamento a un progetto a cui partecipata un Paese non europeo. Anche l’Innovation Hub avrà un ruolo determinante nell’iniziativa, che va oltre la semplice connessione fisica tra due nazioni e si arricchisce con l’innovazione e la formazione, offrendo opportunità per startup e professionisti del settore. Durante l’intervista, l’AD e DG ha poi ribadito l’impegno sulla questione dello storage energetico. Con la recente approvazione da parte della UE di incentivi per lo sviluppo di sistemi di accumulo, il Gruppo si prepara a gestire aste cruciali per l’acquisto di capacità di storage tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Ma la trasformazione di Terna non riguarda solo digitale e infrastrutture, coinvolge attivamente anche il capitale umano. La digitalizzazione dei processi HR è un passo verso un miglioramento della qualità della vita lavorativa, con un occhio di riguardo alla formazione e al monitoraggio delle performance. La Fondazione di Terna giocherà un ruolo fondamentale in questa trasformazione, con un triplice scopo: educare sull’energia, combattere la povertà energetica e fornire formazione specialistica.