Sarebbe molto complicato stabilire chi, tra Trump e Bolsonaro, sia stato finora più irresponsabile nell'affrontare la pandemia da coronavirus, che vede i Paesi da loro governati come i più colpiti dal contagio. Gli Stati Uniti hanno finora registrato circa 2,8 milioni di casi (con quasi 130mila decessi) e il Brasile oltre 1,5 milioni (con circa 62mila decessi).
L'elenco delle scelte controverse prese dai due presidenti venerdì se ne registra una nuova di Bolsonaro, che ha posto il veto su una norma della Camera che imponeva l'uso obbligatorio della mascherina uscendo di casa.
Il disegno di legge approvato dai deputati includeva anche un articolo in cui si obbligava ad indossare la mascherina anche nei luoghi di lavoro, nelle chiese, nelle scuole e in qualsiasi luogo di riunione, al chiuso.
Venerdì, Bolsonaro ha posto il veto su questo articolo, oltre che su un altro che garantiva la distribuzione gratuita di mascherine protettive alla popolazione indigente. Adesso i parlamentari avranno 30 giorni di tempo per annullare eventualmente i veti di Bolsonaro.
Il mese scorso, un giudice aveva ordinato al presidente di indossare la mascherina in pubblico, cosa che ha spesso rifiutato di fare. La sentenza è stata successivamente annullata da un altro tribunale.
Bolsonaro ha da sempre preso poco sul serio la pandemia, sostenendo che la quarantena e il distanziamento sociale non sono necessari per combattere il coronavirus, mentre servirebbero solo a danneggiare l'economia brasiliana.
Ma non basta. Bolsonaro ha ripetutamente invitato all'uso della idrossiclorochina come farmaco utile, se non addirittura risolutivo, per combattere il Sars-CoV-2. Purtroppo questo è ben lungi dall'essere stato confermato dalla comunità scientifica, mentre sono invece certe le possibili complicanze associate al suo utilizzo, soprattutto per chi ha problemi cardiaci, .
Ma questo non ferma il presidente brasiliano, che continua ad insistere...