La sindaca di Roma Virginia Raggi è, come dice lei, "sotto attacco", perché la "guerra dei rifiuti si combatte ogni giorno - ha detto. - E non ci tiriamo indietro, malgrado ostacoli e difficoltà a volte inaspettati". Le è mancato di dire "chi si estranea dalla lotta è un gran fijo de 'na ..." e poi era a posto.
Ma mentre la sindaca combatte contro la spazzatura, Sky, Esso, Opel, Consodata (ex Pagine Gialle), Total Erg, Baxalta, Mylan... sono alcune delle grandi aziende che in questi ultimi anni hanno deciso di lasciare Roma per trasferirsi altrove, soprattutto a Milano.
"Una fuga che si è svolta nel silenzio assoluto della giunta Raggi, che non ha mosso un dito, così come ora sta facendo per il trasferimento di centinaia di professionisti di Wind-Tre che sarebbero costretti a lasciare Roma in direzione Milano.
Se andasse in porto sarebbe un altro duro colpo per la Capitale e per centinaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro e così per il futuro di tante famiglie".
Questa è l'accusa lanciata oggi da Bruno Astorre che, oltre ad essere senatore della Repubblica e membro della Direzione Nazionale, è anche segretario regionale del Lazio del Partito Democratico.
Al momento la Raggi non ha risposto all'accusa, ma in compenso ha ricordato che la prossima settimana, il 13 aprile, ci sarà la seconda edizione del gran premio di Formula E che si disputerà per le vie della Capitale.
Sarà sufficiente come contropartita per la fuga delle grandi aziende da Roma?