Mercoledì 28 ottobre, alle 20, Emmanuel Macron, dall'Eliseo ha tenuto un discorso in diretta televisiva alla nazione per annunciare ai francesi le nuove restrizioni adottate per rallentare la progressione dell'epidemia dovuta al coronavirus, dopo che martedì sono stati registrati 33mila nuovi casi di contagio e 523 decessi, e nelle ultime 24 ore 69.854 nuovi contagiati e 767 decessi.

"Se gli sforzi sono stati utili, la lucidità richiede di ammettere che questo non basta - ha dichiarato Macron -. Il virus sta circolando in Francia a una velocità che anche le previsioni più pessimistiche non lasciavano intendere. (…) Ieri sono morti 527 nostri connazionali. Ieri abbiamo contato quasi 3.000 persone in terapia intensiva, ovvero più della metà delle capacità di accoglienza.La nostra strategia è stata definita in estate. Si trattava di convivere con il virus e di controllarne la circolazione facendo affidamento sulle nostre capacità di testare, allertare, proteggere. (...) Questo è quello che facciamo da agosto. Abbiamo fatto tutto bene? No. (...) Ma abbiamo fatto tutto il possibile. (...) Avremmo potuto andare più veloci all'inizio nei test. (...) Come tutti i nostri vicini, siamo travolti dall'improvvisa accelerazione dell'epidemia, da un virus che sembra prendere forza con l'avvicinarsi dell'inverno. In Europa, siamo tutti sorpresi dall'evoluzione del virus.Siamo tutti sopraffatti da una seconda ondata che sappiamo sarà probabilmente più dura e più mortale della prima. (...) Qualunque cosa faremo, quasi 9.000 pazienti saranno in terapia intensiva entro metà novembre. (...) Se oggi non poniamo un freno al contagio, i nostri ospedali si satureranno rapidamente.Non credo alla contrapposizione tra salute ed economia che alcuni vorrebbero instaurare. Non lasceremo mai morire centinaia di migliaia di nostri concittadini. Questi non sono i nostri valori. Non è nemmeno nel nostro interesse. Un'alternativa sarebbe confinare le uniche persone a rischio. Anche questo percorso, mentre parlo, non è fattibile.Isolare solo gli anziani è inutile, perché il virus circolerebbe sempre troppo velocemente e in forme gravi. Per quanto riguarda il percorso per aumentare le nostre capacità di rianimazione, che alcuni evocano come un percorso che ci permetterebbe di non prendere misure difficili oggi, (...) siamo in procinto di farlo, ma neanche questa è una soluzione in grado di fermare il contagio.


Ho deciso che da venerdì era necessario applicare un confinamento su tutto il territorio nazionale. (...) Le scuole rimarranno aperte, le attività anche, si potranno visitare case di cura e case di riposo. (...) Come in primavera si potrà uscire di casa per andare a lavorare, per motivi di salute, per assistere una persona cara, per fare la spesa o prendere aria vicino casa. Bar e ristoranti saranno chiusi. (…) I dipendenti e i datori di lavoro che non potranno lavorare continueranno a beneficiare di un sussidio di disoccupazione.Sarà previsto un piano speciale per i lavoratori autonomi, i commercianti, le piccole e medie imprese. Asili nido, scuole e scuole superiori rimarranno quindi aperti con protocolli sanitari rafforzati. Al contrario, università e istituti di istruzione superiore forniranno corsi online. Ove possibile, si dovrà far ricorso al telelavoro per chiunque, ma rispetto alla primavera scorsa gli sportelli dei servizi pubblici rimarranno aperti.Le nostre frontiere interne all'area europea rimarranno aperte e, salvo eccezioni, le frontiere esterne rimarranno chiuse. Per quanto riguarda i cimiteri, in questo periodo di Ognissanti rimarranno aperti e voglio che possiamo continuare a seppellire con dignità i nostri cari.Questo nuovo lockdown potrà avere successo solo mobilitando tutti al proprio ruolo da svolgere.  (...)  Occorre anche, da parte di tutti, senso di responsabilità e spirito civico. Restate il più possibile a casa. Rispettate le regole. Lo ripeto ancora una volta. Il successo dipende da ognuno di noi.Ogni quindici giorni faremo il punto sull'evoluzione dell'epidemia. Decideremo, se necessarie, ulteriori restrizioni e valuteremo poi se possiamo toglierne alcune. Se entro una quindicina di giorni avremo la situazione sotto controllo, potremo poi rivalutare quanto deciso e sperare di aprire determinate attività, in particolare in questo momento così importante prima del periodo natalizio.Qualunque cosa accada, dobbiamo restare uniti e non cedere al veleno della divisione. (…)  Ma ho fiducia in voi. (…) Dobbiamo resistere. (…)  Siamo una nazione unita e restando uniti  ce la faremo".