Il mercato del petrolio è finito sotto pressione, a causa dell'ultimo dato relativo alle scorte USA.

Infatti, in base ai dati dell’EIA (Energy Information Administration), la variazione settimanale delle scorte di greggio negli Stati Uniti ha avuto un incremento di oltre i 4,5 milioni di barili, mentre in base alle aspettative i mercati si attendevano n calo di circa 600mila barili.

Questo aumento delle scorte, che raggiunto i livelli più alti da luglio del 2017, ha provocato una brusca dmiuzione del prezzo del graggio, con il Brent scambiato in ribasso del 2,07% a 69,55 dollari al barile, ed il WTI a 60,11 dollari (-2,18%).

Se poi associamo il dato agli eventi politici, con la guerra commerciale tra Usa e Cina, è difficile pensare che non si finisca per parlare di sovrapproduzione di greggio, nonostante le attuali limitazioni dei produttori Opec, con il conseguente ulteriore calo dei prezzi.