"Avevo deciso di prendermi una pausa e andare in Italia a comprare una squadra di calcio. Pensavo che sarebbe stato divertente. Come vorrei aver avuto ragione. Ma ora gestisco davvero bene la squadra e tutte le critiche dei tifosi. Ma cosa più grave è che i giornali non hanno fatto bene il loro mestiere. E, ragazzi, io sono calabrese. Ora comprendo davvero perché i meridionali dovevano lasciare l’Italia. È perché i settentrionali, allora come oggi, hanno un enorme pregiudizio verso il sud. ...Il fatto che abbiano cominciato ad attaccarmi , usando un certo slang nei miei confronti, l’unico tra tutti i capitalisti americani che sono venuti in Italia, come se fossi l’unico italaomericano a essere andato in Italia. Voglio dire, pensavano che siccome venivo dal sud potevano prendersela con me. La Gazzetta dello Sport che è il primo quotidiano sportivo nazionale, fa parte del Corriere della Sera, io li ho querelati per diffamazione, la causa è ancora in corso e i giudici mi hanno trattato davvero bene. Okay, a me non interessa niente di loro. Ma vi dirò qualcos’altro dovunque vi troviate dovete continuare a credere in quello che fate fino a che ritenete di avere ragione. Lottate per i vostri principi, lottate per i valori che i vostri genitori vi hanno trasmesso, e vincete. E finora, c’è un vincitore perché anche se perdo una partita, io ho guadagnato molto di più dal rispetto della gente che ho aiutato. ...Noi abbiamo investito molti soldi, i fiorentini sono meravigliosi con alcune nostre squadre, gente assolutamente meravigliosa, ma alla fine c’è qualcuno di cui non voglio parlare, il 10%, non sono ancora pronto a pensare solo all’altro 90% che mi ama, così mi piace rispondere a loro. È dal tempo dei Medici che non veniva una persona e investiva a Firenze".
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, dal palco dell'Istituto di Cultura di New York, durante un evento per celebrare il suo ingresso nella “Wall of Fame” dedicata agli immigrati USA che hanno avuto successo nella propria vita e in qualsiasi campo.
A proposito... sulla Gazzetta ha ragioni da vendere, leggendo certi articoli che sembrano scritti solo per gettare discredito sul club. Probabilmente a Cairo rode che i tifosi del Toro, gemellati con quelli della Viola, facciano raffronti fra la diversa filosofia di investimenti dei due club... con Cairo che allestisce la squadra con prestiti e giovani promesse per accontentarsi di fare un campionato tranquillo, a differenza di Commisso che - comunque sempre aspramente criticato dai tifosi viola - cerca di far crescere la Viola, guardando ai bilanci, ai paletti del FPF, provando ad evitare le assurde percentuali pretese dai procuratori per il trasferimento dei giocatori... iniziando ad ottenere anche qualche risultato.