Con 13 voti contrari della maggioranza consiliare e quattro favorevoli dei rappresentanti dell’opposizione è stata bocciata la mozione del Consigliere Damiano Maisano, avente per oggetto “Riqualificazione e riparazione del manto stradale in pietra in via Montecastro”.
In precedenza consueti interventi preliminari con lo stesso Maisano, che ha segnalato il degrado esistente nella via San Basilio, oggetto già di una sua mozione bocciata; poi la segnalazione del persistente ricorso con provvedimenti dirigenziali ad affidamenti diretti per l’esecuzione di lavori o prestazioni d’opera, che, seppure legittimi, suggeriva il ricorso a manifestazioni d’interesse per ottenere possibili risparmi. Sul trasferimento del Commissariato di Pubblica Sicurezza tornava Lorenzo Italiano, suggerendo soluzioni per non perdere un presidio di legalità, e quindi la possibile dislocazione nella villa Vaccarino, in attesa della messa in sicurezza del palazzo Magnisi.
Sul destino della bretella studiata per bypassare il ponte sul torrente Mela Crisafulli sollecitava notizie per conoscere il motivo, per cui il Sindaco non intende assicurare la vigilanza per la sicurezza chiesta dal genio civile, che solo allora tornerebbe a riaprirla. Doddo ha trovato assurda la scelta di una bretella a valle, che a suo avviso andava fatta a monte, addebitando responsabilità nella decisione al genio civile, perché i Sindaci di Barcellona e Milazzo avevano chiesto solo una soluzione per il problema della viabilità, restando affidata a tecnici la decisione. Tornando al problema dell’Ospedale di Milazzo egli ha proposto una riunione dei capigruppo per chiedere un incontro all’Assessorato regionale per andare a Palermo e fare chiarezza su tutta vicenda.
Per la maggioranza ha risposto il Consigliere Franco Russo chiarendo innanzitutto che l’affidamento di incarichi è previsto dalla legge, mentre per il Commissariato di PS sono state proposte dall’Amministrazione varie soluzioni, respinte però dai vertici della Polizia, che le hanno considerate inidonee. Sull’ospedale di Milazzo prendono posizione i Consiglieri del gruppo “Cambiamente” (Nino Italiano, Maria Magliarditi e Antonio Amato), che in una nota registrano “il silenzio come atto conseguenziale all’incontro tenutosi settimane addietro in Aula consiliare con i deputati regionali”.
“In quell’occasione – scrivono i tre - qualcuno parlò di documento congiunto; ma l’amara realtà dice che subito dopo il loro intervento i Deputati hanno lasciato l’Aula, seguiti dai loro pochi seguaci, che evidentemente non erano giunti per l’interesse ospedaliero; bensì per ben altri interessi. Ad oggi non si parla di soluzioni. Forse la Commissione Sanità, proposta in Aula, era un’alternativa alla incompetenza ed impotenza della deputazione interessata; ma anche qui la mancanza di una politica qualificata ha posto la solita negatività, che ormai la contraddistingue.
Non abbiamo – proseguono – una buona sensazione sull’argomento Ospedale Milazzo e sanità locale, anche perché gli investimenti più corposi vedono la provincia di Trapani (100 milioni), la provincia di Palermo (80 milioni), la provincia di Catania (55 milioni) e, dulcis in fundo, la provincia di Messina (13 milioni). Lanciamo pertanto un appello a tutti, soprattutto ai cittadini milazzesi: non disinteressiamoci dei problemi, che sono nostri, perché per gli altri evidentemente non è la stessa cosa”.