Il silenzio social di Salvini e Meloni sui fatti di Roma
"Ho apprezzato la presenza qui di Lollobrigida di FdI, ma serve un passo avanti decisivo.
La leader di quel partito, Giorgia Meloni, non si può limitare a dire che si tratta di delinquenti, deve dire che si tratta di fascisti, che il fascimo è un pericolo attuale che va combattuto.
Mi auguro che sabato prossimo Meloni e Salvini siano in piazza, perché chi si candida a guidare il Paese giura sulla Costituzione, e la Costituzione è antifascista".
Queste le parole del vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano, pronunciate oggi davanti alla sede della Cgil, devastata sabato da un assalto squadrista guidato dai neofascisti di Forza Nuova.
Ma che cosa hanno detto i due leader dei partiti di estrema destra che siedono in Parlamento sull'attacco fascista di ieri?
Le dichiarazioni di Matteo Salvini:"La violenza non è mai giustificata, non è mai la soluzione. Non confondiamo la violenza di pochi criminali con le richieste ragionevoli di chi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro"."Solidarietà alla Cgil per l’attacco subito, sono vicino a lavoratrici e lavoratori che difendono, pacificamente, i loro diritti e le loro libertà".
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni:"Lascia sbigottiti la totale mancanza di controllo e prevenzione da parte del ministero dell’Interno. Una gestione pessima che una volta di più conferma l’inadeguatezza del ministro degli interni Lamorgese"."Quelle delle violenze viste oggi a Roma sono immagini vergognose. Mi auguro che i responsabili vengano individuati e puniti"."Esprimo la mia totale vicinanza alle forze dell’ordine e la piena solidarietà al segretario dalla Cgil, Maurizio Landini. Solidarietà anche a migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili"."Voglio ribadire la mia totale solidarietà e quella di Fratelli d’Italia nei confronti della Cgil, delle forze dell’ordine e anche di migliaia di manifestanti pacifici che hanno visto devastare la loro manifestazione dai soliti quattro imbecilli. Però voglio anche dire che considero la gestione della sicurezza pubblica assolutamente ridicola. E che qualcuno deve assumersi la responsabilità di conoscere nomi e cognomi delle stesse persone che fanno sempre le stesse cose e curiosamente sono sempre libere di farle".
Queste dichiarazioni sui fatti di sabato sono state rilasciate tramite interviste o veline passate alle agenzie. Sulle pagine della propaganda social di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, queste parole non sono riportate, come cono è riportato quanto accadujto ieri a Roma.
Ma perché? Ma i due leader, anche se non si definiscono antifascisti, non pretendono di essere contro il fascismo, che la Meloni è però più propensa a definire "nostalgismo"? E perché allora non definirsi indignati anche via Facebook, per farlo sapere anche ai milioni di "amici" da cui vengono seguiti via social. Curioso!
Ma forse non c'è da meravigliarsi, perché, come ha dichiarato Luciano Canfora:
"Dire che il fascismo è morto nel '45 è una sciocchezza, però questa manifestazione di frange violente è solo una parte. Il vero fascismo nuovo sono quelle forze politiche che chiudono i porti e vogliono buttare a mare i migranti. Alcune delle quali stanno al governo in questo momento"...
Ma secondo Salvini, chiudere i porti e buttare a mare i migranti corrisponderebbe a "difendere i confini, le leggi e la dignità dell’Italia".
E non ci dovremmo preoccupare?