Mentre Alarm Phone rende noto che anche questo giovedì Malta sta coordinando "molte" operazioni di soccorso nella propria area di competenza SAR, il quotidiano Avvenire ha per primo dato la notizia che sarebbero tre le Procure ad indagare sul Viminale in merito alle direttive comunicate in relazione alle modalità di (non) soccorso dei migranti in mare.

Come si è venuti a conoscenza delle inchieste?

Come riporta il quotidiano della Cei, agendo per conto di Adif (Associazione Diritti e frontiere), il 21 maggio, l'avvocato Alessandra Ballerini aveva chiesto al ministero delle Infrastrutture la consegna del "contenuto dei provvedimenti emessi e delle comunicazioni trasmesse, a far data dal 15 maggio scorso, da parte del ministero dell'Interno, ovvero, del ministero delle Infrastrutture", in riferimento al "divieto di approdo delle nave nei porti italiani".

Rispondendo alla richiesta, il ministero guidato dal 5 Stelle Toninelli ha comunicato di non poterla soddisfare perché "l'evento in parola è oggetto di indagine da parte della procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo e, pertanto, sui relativi atti sussistono le limitazioni all'accesso".

 

Ma oltre alla Procura di Palermo, ad indagare vi sono anche le Procure di Agrigento e Catania.

La prima, sempre in relazione al caso della Sea Watch che a metà maggio attraccò a Lampedusa dopo aver soccorso 65 persone. La procura di Agrigento allora avviò un'indagine sul comandante della nave per non aver osservato il divieto di non avvicinarsi ai porti italiani.

Nel frattempo, al tribunale dei ministri di Catania è al vaglio un altro salvataggio che ha avuto sempre come protagonista la Sea Watch a inizio 2019. Secondo quanto riporta Avvenire, i magistrati di Catania hanno interrogato al riguardo alcuni funzionari, tra cui il capo di Gabinetto di Salvini.