Già il solo fatto di vederlo, specialmente sotto la luce dei riflettori, levigato e lucidato a tal punto da non farlo sembrare umano rende Jared Kushner un personaggio incredibile, se poi lo facciamo anche parlare e gli sentiamo dire delle cose assurde come quella del piano di finanziamenti da 50 miliardi per la Palestina e gli Stati limitrofi, denominato Peace to Prosperity, allora si finisce per averne la certezza.

Kushner, consigliere anziano e genero di Donald Trump, il 25 e 26 giugno ha organizzato una conferenza in Bahrein per convincere gli Stati arabi, sventolandogli sotto il naso alcune decine di miliardi di dollari, a far pressione sui palestinesi in modo da far loro barattare il diritto ad una propria nazione con un presunto benessere economico... come se una delle sue cose dovesse escludere l'altra.

Difficile dire se un piano del genere possa essere giudicato troppo stupido o troppo arrogante, di certo però non è convincente.

Sebbene i palestinesi non avessero inviato in Bahrein alcuna delegazione, Kushner, durante la presentazione, si è rivolto a loro in questi termini: "Il mio messaggio diretto ai palestinesi è che, nonostante ciò che vi hanno detto quelli che vi hanno deluso in passato, il presidente Trump e l'America non hanno rinunciato a voi. Questa conferenza è sta organizzata per voi, e se darà dei frutti porterà un futuro migliore per il popolo palestinese: un futuro di dignità, prosperità e opportunità".

Ma i palestinesi hanno risposto a Kushner, organizzando in Cisgiordania e Gaza manifestazioni di protesta per fargli sapere di non aver bisogno di soldi e di non aver fame di pane, bensì di dignità e che la Palestina non è in vendita.

Ma nonostante l'impegno organizzativo e gli sforzi diplomatici per dare una qualche forma di credibilità ad una tale carnevalata, neppure i Paesi arabi alleati degli Usa l'hanno presa sul serio. Infatti a Manama, dove si svolgeva l'evento, le delegazioni che vi hanno partecipato erano costituite, al massimo, da dei viceministri.

Inoltre, anche l'Egitto ha ricordato che una soluzione politica alla vicenda israelo-palestinese non può prescindere da una soluzione a due Stati che per i Palestinesi comprenda Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est.

Invece, secondo Trump, che ha negato i risultati di decenni di diplomazia delle precedenti amministrazioni Usa sia repubblicane che democratiche, i palestinesi non avrebbero diritto ad una propria nazione...

Pertanto, come poteva avere anche un pur vago accenno di credibilità a ciò che si è detto in Bahrein?