"Credo di poter portare un mattone all'edificazione di una doverosa legittimazione culturale di questo movimento, che non può essere mai emarginato""Capiterà, è capitato, di non essere d’accordo sulle prese di posizione culturali, con le quali raramente, per la verità, mi sono trovato in difformità. Potrebbe capitare ma questo non ha minimamente alcun peso sul fatto che, a 70 anni dalla fine della guerra e dell’esperienza politica italiana che aveva condiviso i 20 anni precedenti, non si possa più emarginare chi non la pensa come la cultura dominante"."Io fascista? Piano con i complimenti..."
Questo è ciò che nel 2019 Ignazio La Russa diceva, in qualità di ospite, alla festa nazionale di CasaPound Italia, come dimostra la seguente registrazione...
Quando nel 2019 Ignazio La Russa omaggiava i fascisti del terzo millennio di CasaPound: "Io fascista? Piano con i complimenti." #matrice pic.twitter.com/xPevTtHAKZ
— Alekos Prete (@AlekosPrete) October 17, 2022
Nel corso della cerimonia del Ventaglio al Senato, in qualità di seconda carica dello Stato, ecco come La Russa ha commentato il pestaggio a Torino al giornalista de La Stampa Andrea Joly da parte di alcuni esponenti di Casapound:
"Da parte mia c’è la assoluta e totale condanna per l’aggressione del giornalista de La Stampa a Torino da parte di alcuni esponenti di CasaPound. Detto questo, ritengo che ci vorrebbe più attenzione da parte dei giornalisti nell’uso di questi metodi, visto che ho sentito che il giornalista non si era dichiarato. Ma questo non giustifica la violenza. Non sto giustificando niente, credo siano estremamente colpevoli, ma non credo però che il giornalista passasse lì per caso".
Sollecitato poi dai cronisti sul possibile scioglimento di Casapound, La Russa ha dichiarato: "Non tocca a me decidere... C’è una legge precisa, un percorso. Quando quel percorso fosse a compimento, se le risultanze fossero tali… Lo scioglimento è una cosa seria, che va oltre il singolo episodio. ... Casapound? Può esserci una valutazione, quando la faranno, la leggerò".
Oggi la cerimonia di consegna del "Ventaglio" si è svolta anche al Quirinale, con Mattarella che ha ricevuto il Presidente dell'Associazione Stampa Parlamentare, Adalberto Signore, i componenti del Consiglio direttivo, aderenti all’Associazione, direttori di quotidiani e di agenzie di stampa, giornalisti accreditati e responsabili della Federazione Nazionale della Stampa e dell’Ordine dei Giornalisti.
Questo, tra l'altro è ciò che il presidente della Repubblica ha pronunciato nel suo discorso:
Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia, per un’efficace tutela del sistema delle libertà. La democrazia, infatti è, anzitutto, conoscenza. È contesto nel quale avviene il confronto fra le idee e si esercita il diritto a manifestarle e testimoniarle.Alla libertà di opinione si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione di fatti e di realtà. Si affianca, in democrazia, anche il diritto a essere informati, in maniera corretta. Informazione, cioè, come anticorpo contro le adulterazioni della realtà. Operare contro le adulterazioni della realtà costituisce una responsabilità, e un dovere, affidati anzitutto ai giornalisti.La legge Gonella, che ha istituto l’Ordine dei giornalisti, ne dà una rappresentazione pregevole: “E' diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”.Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano a esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’art.21 della Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo.Si vanno, negli ultimi tempi, infittendo contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Come anche a Torino, nei giorni scorsi. Documentazione di quel che avviene, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni.Per citare ancora una volta Tocqueville, “democrazia è il potere di un popolo informato”. Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica. [ ... ]In sintesi: promozione del pluralismo e della indipendenza dei media in tutta l’Unione, con protezione dei giornalisti e delle loro fonti da ingerenze politiche; pubblicità sui fondi statali destinati a media o a piattaforme; garanzia del diritto dei cittadini alla gratuità e pubblicità delle informazioni; indipendenza editoriale dei media pubblici; protezione della libertà dei media dalle grandi piattaforme; istituzione di un nuovo Comitato europeo per i servizi di media per promuovere una applicazione coerente di queste norme. Come si vede, un cantiere e un percorso impegnativo per l’Unione e per gli Stati membri, coscienti del valore che questo tema riveste per la libertà del nostro continente. Tema, vorrei aggiungere, impegnativo per tutti coloro che del mondo dell’informazione fanno parte".