Cronaca

In diecimila alla Marcia della Pace Perugia - Assisi, la marcia dei giovani a cui i partiti non hanno preso parte

CESSATE IL FUOCO
La guerra è la madre di tutti i crimini, cancella la vita, distrugge tutto quello che intere generazioni hanno costruito, devasta ciò che la natura ha generato. Per questo l'Italia ripudia la guerra. Per questo è nata l'Unione Europea. Per questo sono state create le Nazioni Unite. Grazie a queste conquiste, abbiamo potuto crescere in pace. Non permettiamo che tutto questo venga cancellato!

La continuazione della guerra e l'assurda pretesa di vincerla con le armi si stanno anche mangiando i soldi che servono per prenderci cura di noi tutti e del nostro pianeta, per fermare il cambiamento climatico e accelerare la conversione ecologica, per affrontare e soccorrere le vittime delle guerre e delle catastrofi ambientali, per liberare gli impoveriti dalla schiavitù della miseria, per creare nuovo lavoro dignitoso, per ridurre le disuguaglianze e i conflitti che generano. Fermiamo questa follia!


LA PACE È ANCORA POSSIBILE. È SEMPRE POSSIBILE!
Con il semplice gesto del camminare assieme, segno di solidarietà e vicinanza alla povera gente in fuga dal terrore e dalla miseria, noi possiamo rompere lo “schema della guerra”, dare voce alle vittime di tutte queste sofferenze, denunciare le mostruosità che si susseguono e i pericoli enormi che incombono, difendere i valori e le carte fondamentali su cui sono cresciuti il nostro benessere e le nostre istituzioni democratiche, lottare per l'attuazione della nostra Costituzione e del Diritto Internazionale dei Diritti Umani, rinnovare i nostri legami di solidarietà e fratellanza universale, dare un corpo nuovo alla domanda di cambiamento, trasformare il futuro.

Queste le premesse che hanno animato la marcia della Pace e della Fraternità, Perugia - Assisi, che si è tenuta domenica 21 maggio, con i partecipanti che, partiti in mattinata dai Giardini del Frontone di Perugia, nel pomeriggio hanno raggiunto la Rocca Maggiore di Assisi. 

Diecimila i partecipanti, in rappresentanza anche di 119 scuole, 71 università, 280 associazioni,  150 enti locali... ma senza alcun rappresentante delle forze politiche presenti in parlamento, escludendo la sinistra radicale.

Questo il commento di Nicola Fratoianni:"Mentre l'escalation militare continua imperterrita e l'Europa dà il via libera per mandare anche gli F-16 in Ucraina (smentendosi rispetto alle dichiarazioni del passato), c'è un popolo di uomini e donne che rifiutano la logica delle armi e tentano in ogni modo di fare valere la ragione della pace e il buonsenso. Un popolo che è maggioranza nel Paese, ma che non vede rappresentata adeguatamente la sua voce nelle Istituzioni e nella politica. Devo dire infatti che mi ha colpito constatare di essere l'unico segretario di partito e uno dei pochi parlamentari presenti qui oggi. Oggi come ieri, sempre dalla stessa parte, in cammino per la Pace!"

Così il vescovo di Perugia, Ivan Maffeis, ha augurato "buon cammino ai costruttori di pace": "C'è urgente bisogno - ha detto - di affermare una comunicazione non ostile, ci vogliono comunicatori disposti a dialogare per bloccare la psicosi bellica. La via delle armi non assicura stabilità e indebolisce la pace".

Da ricordare che venerdì scorso, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Bruni, a una settimana dalla visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Papa Bergoglio, ha dichiarato che "Papa Francesco ha affidato al cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l'incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio".

Autore Rino Mauri
Categoria Cronaca
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