Esteri

L'IDF afferma di aver ucciso Nasrallah. Khamenei: tutte le forze di resistenza della regione sono con Hezbollah e lo sostengono

Dopo diverse ore dall'attacco di venerdì in cui ha distrutto un intero isolato nella parte meridionale di Beirut, l'esercito israeliano, sabato, ha dichiarato di aver ucciso Sayyed Hassan Nasrallah, il leader che ha guidato Hezbollah negli ultimi 32 anni.

Al momento, Hezbollah non ha rilasciato alcuna dichiarazione che confermi o smentisca tale affermazione. Di certo è che da venerdì Nasrallah non ha più dato notizie di sé.

Hezbollah è un movimento composto da un'ala politica, una militare ed una umanitaria, che gestisce scuole e ospedali. Se Nasrallah è stato davvero ucciso, il suo ruolo di coordinatore dei tre nuclei che compongono Hezbollah sarà preso da un altro membro. Decapitare i vertici di un movimento di cui solo l'ala militare conta "almeno" 50mila uomini è difficile credere che possa ottenere un qualche risultato per Israele, se non quello di aumentarne il consenso nella regione.

Tra l'altro, un aspetto della vicenda che ancora non è stato sottolineato dalla stampa internazionale è il fatto che gli assassinii compiuti ieri dall'IDF, che sostiene di aver ucciso anche altri membri al vertice di Hezbollah, non possono non aver causato morti anche tra i civili. Ma nessuno ne parla. E nessuno sembra chieder conto a Israele del perché, dopo aver colpito i vertici di Hezbollah, abbia poi continuato a bombardare Beirut anche nelle ore successive. Ed è impossibile credere che a seguito di ciò non vi siano state vittime.

A Teheran, Ebrahim Rezaei, portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del Consiglio islamico, ha comunicato ai media che nella riunione che si è tenuta sabato ha avuto per oggetto quanto sta accadendo in Libano, affermando che "il crimine dei sionisti, commesso con il sostegno degli americani, non rimarrà senza risposta".

I membri della commissione hanno chiesto "una risposta pratica, decisiva, piena di rimorso e istruttiva al regime sionista , ed è stato sottolineato che tutti questi crimini e genocidi non fermeranno la distruzione del regime sionista. Piuttosto, il sangue dei martiri diventerà la base per la liberazione di Gerusalemme"."Tutti gli incidenti nella regione - ha affermato Rezaei - segneranno l'inizio della fine del malvagio e criminale regime sionista. Questa settimana la Commissione per la Sicurezza Nazionale e la Politica Estera del Parlamento terrà delle riunioni sugli eventi in Libano e Palestina".

Stavolta, anche l'ayatollah Khamenei, leader della Rivoluzione Islamica, ha commentato gli ultimi avvenimenti in Libano:"L'uccisione di persone indifese in Libano - ha detto - ha rivelato ancora una volta a tutti la ferocia del cane rabbioso sionista e ha dimostrato la miopia e la stupida politica dei leader del regime usurpatore. La banda terroristica che governa il regime sionista non ha imparato dalla guerra criminale durata un anno a Gaza e non è riuscita a capire che l'uccisione di massa di donne, bambini e civili non può influenzare la solida costruzione dell'organizzazione della resistenza e distruggerla. Ora stanno tentando la stessa folle politica in Libano. I criminali sionisti dovrebbero sapere che sono troppo piccoli per causare danni significativi alla forte costruzione di Hezbollah in Libano. Tutte le forze di resistenza della regione sono con Hezbollah e lo sostengono. Il destino di questa regione sarà deciso dalle forze della resistenza e alla testa di queste c'è Hezbollah. Il popolo libanese non ha dimenticato che un tempo i militari del regime usurpatore li mettevano sotto gli stivali fino a Beirut, era stato Hezbollah a tagliargli una gamba e a rendere il Libano caro e orgoglioso. Fin da subito l'aggressore rimpiangerà il Libano e il malvagio nemico della Russia. È obbligatorio per tutti i musulmani schierarsi con orgoglio al fianco del popolo libanese e di Hezbollah con le loro risorse e aiutarlo ad affrontare il regime usurpatore, oppressivo e malvagio".

Inutile sottolineare riferimenti, avvertimenti e minacce espressi da Khamenei nel suo discorso... sono ben chiari, a partire dallo stretto legame dell'Iran con la Russia. Quello che non è chiaro è quale sia l'obiettivo di Israele, oltre a quello di allargare a tutto il Medio Oriente il genocidio iniziato a Gaza. Infatti, dopo aver dimostrato di non essere stato in grado di eliminare Hamas da Gaza, come può pretendere di fermare Hezbollah in Libano?

L'unico scopo di questo conflitto è quello di annettere tutta la Palestina allo Stato ebraico. Gli unici a far finta di non averlo capito sono gli Stati Uniti, l'Europa e tutte le altre nazioni che pretendono di rappresentare la democrazia e il diritto internazionale umanitario.

Fin quando sarà concesso allo Stato canaglia di Israele di continuare ad operare come la Germania di Hitler?

Autore Ugo Longhi
Categoria Esteri
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