Si è tenuta oggi, presso la sala vanvitelliana della Biblioteca Angelica in Roma la conferenza di Monica Berté dal titolo: “Petrarca lettore (discreto)di Giovanni Mansionario: i marginalia alle Ystorie Imperiales”. La conferenza è stata tenuta nel quadro del programma dell’Accademia dell’Arcadia, accademia letteraria fondata a Roma il 5 ottobre 1690.
Giovanni de Matociis, mansionario della cattedrale di Verona dal 1311 al 1337, frequentò assiduamente la Biblioteca del Capitolo, luogo di conservazione di rari e preziosi volumi fin dalla soglia del Medioevo, a cui attinse per la composizione dei suoi scritti di carattere storico ed erudito. Le Ystorie imperiales sono la sua opera principale, della quale si conserva un testimone autografo, l’attuale Chig. I.VII.259, che l’autore correda di profili in forma di moneta raffiguranti gli imperatori.
L’intervento di Monica Berté si è inserito in quella tipologia di ricerca filologica che parte dalle biblioteche degli autori che presentano libri postillati con marginalia. La scoperta di cui Monica Berté ha parlato, in qualità di Accademica dell’Arcadia, si rifà alla presenza, ai margini di un manoscritto delle Ystorie Imperiales, probabilmente utilizzato o appartenuto al grande Poeta, di segni e note di lettura di una mano diversa da quella dell’amanuense, appunto la mano di Francesco Petrarca, la cui conoscenza delle Ystorie era stata finora ritenuta dubbia.
Le Ystorie imperiales sono importanti perché furono utili al Petrarca per la composizione dell’opera “De viris illustribus” per scrivere la quale egli dovette averle consultate. I volumi postillati della Biblioteca del Petrarca sono in tutto 64. L’ultimo postillato scoperto è stato proprio il manoscritto delle Ystorie Imperiales di Giovanni de Matociis di cui il Petrarca fu un lettore parsimonioso. Nel Mansionario si sono registrate appena 3 postille. Monica Berté, da oltre un ventennio studiosa del Petrarca ha fornito un’ampia descrizione delle sue importanti ricerche.