Uomo dallo sguardo politico " innovativo", voleva trasgredire le regole di una politica che ieri, come oggi, si regge su basi contaminate.


Nato a Maglie il 23 settembre del 1916, Aldo Moro è uno dei padri costituenti della Repubblica e tra i maggiori esponenti della Democrazia Cristiana, di cui nel 1959, diventa segretario. Il 4 dicembre 1963 Moro è per la prima volta alla guida di un governo, incarico che ricoprirà in altre quattro occasioni; l’ultima nel 1976, anno in cui viene eletto presidente della DC. Nei due anni successivi lavora a formare un governo con il sostegno del Partito Comunista.

Il 28 febbraio1978, nel corso della riunione congiunta dei gruppi parlamentari democristiani di Camera e Senato, tiene un discorso decisivo al fine di ottenere il consenso necessario alla nascita del nuovo governo Andreotti, che si avvarrà dell’appoggio programmatico e parlamentare – ma non di governo – del PCI. Il 16 marzo, mentre si sta recando alla Camera per il voto al nuovo governo, è rapito dalle Brigate Rosse che uccidono tutti gli uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera. Il 9 maggio, dopo 55 giorni di prigionia, viene ucciso dalle Brigate Rosse. Aveva 61 anni.