Economia

Triennio 2019-2022: Spesa pubblica +351 miliardi. Ecco perché mancano i soldi

Nell'attuale congiuntura economica è davvero paradossale che si accusi il Governo Meloni per ritardi e carenze del PNRR. 

Infatti, i soldi sono numeri, non opinioni, bensì fatti, che raccontano una storia semplice e chiara di quali politiche abbiano contenuto la deriva e quali l'abbiano accentuata.

A proposito di 'soldi', innanzitutto, il dato complessivo è che per gli altri stati europei il PNRR non è né così sostanzioso nè così prioritario: hanno un debito pubblico sostenibile e ce la fanno con le forze loro.

Viceversa, secondo i dati ufficializzati da Bankitalia, il debito delle Amministrazioni pubbliche italiane (ministeri, regioni, comuni, enti)

  • a fine 2016  arrivava a 2.218 miliardi di euro. E questo fu il lascito del Governo Renzi, conclusosi a dicembre.
  • a fine 2017 ammontava a 2.256 miliardi di euro (+ 38 mln). Così andò con il Governo Gentiloni l'anno dopo.
  • a fine 2018 il debito delle Amministrazioni pubbliche esplodeva a 2.380,6 miliardi (+ 124 mld). Questo, invece, fu il primo vistoso impatto del Governo Conte.
  • al 31 dicembre del 2019 saliva fino a 2.409,2 miliardi (+ di 29 mld). Fu un caso che la Lega bloccasse tutto e poi abbandonasse la maggioranza?
  • a fine 2021 il debito arrivò a 2.678,1 miliardi (+ 269 mld). Così si spiega perché il Campo Largo perse la maggioranza in Senato e perché fu chiamato Mario Draghi.
  • al 31 dicembre del 2022 raggiungeva i 2.762,5 miliardi. Tanti e troppi erano gli strascichi precedenti, persino per Mario Draghi.


In poche parole, in tre anni dal 2019 al 2022 la spesa pubblica ha indebitato gli italiani di ben 351 mld.
Non tutti gli italiani, però.

A sostenere il debito pubblico non sono i quasi 5 milioni di nullatenenti, bensì i contribuenti. 
Poveri o ricchi che siano, purché operosi, cioè solvibili. 

Dunque, non dovremmo meravigliarci se almeno un terzo degli italiani sostiene la donna che da sola in questi lunghi anni si è fatta avanti contro le retoriche spendaccione ma inconcludenti che ci hanno dissanguato e resi ancor più disuniti e diseguali.

L'unica cosa di cui meravigliarsi, oggi, è che ci sia ancora chi corra dietro a false aspettative e retoriche d'antan: con un ulteriore buco di 351 miliardi di euro è impensabile continuare su quella china.

La spesa pubblica è eccessiva, mentre due terzi degli italiani pagano e pagano tasse ma in cambio non ricevono neanche un 'grazie' né comunque servizi adeguati, anzi gli si indebitano anche i pronipoti.

Autore italianblogger
Categoria Economia
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