Un aspetto che i futuri genitori devono tenere in considerazione quando decidono di avere un bimbo è il rischio correlato alla possibile trasmissione di malattie genetiche al feto. Sottoponendosi a un test preconcepimento è possibile capire qual è la probabilità che nasca un figlio affetto da una malattia genetica recessiva, quale ad esempio la sindrome del cromosoma X fragile (FXS).

 

Questa patologia è stata classificata tra le malattie rare, poiché è presente in meno di 5 casi su 10.000 nati [1], con un’incidenza maggiore nei maschi.

È stata descritta per la prima volta da Martin e Bell (per questo è anche nota come sindrome di Martin-Bell), ma solo nel 1991 è stato isolato il gene mutato responsabile della sindrome, ovvero FMR1 (Fragile X Mental Retardation 1), localizzato sul braccio lungo del cromosoma X. Questo braccio presenta una rottura nei pazienti affetti da FXS, da qui la definizione di “X-Fragile”. [1,2]

Il gene FMR1, in condizioni normali, presenta da 6 a 53 ripetizioni della tripletta CGG. Tuttavia, le ripetizioni sono presenti in maniera variabile nella popolazione. Si hanno infatti 4 casi:

-normale (5-45 ripetizioni di CGG nel gene FMR1)

-intermedio (45-55 ripetizioni)

-pre-mutazione (da 55 a 200 triplette ripetute)

-mutazione completa (oltre 200 ripetizioni).

Si manifesta la sindrome quando il numero delle ripetizioni è superiore a 200. Tuttavia, ripetizioni di tipo intermedio e pre-mutato tendono a espandersi durante la trasmissione alla generazione successiva, fino a portare alla comparsa della malattia nel figlio. [3]

Il gene FMR1 codifica per una proteina (denominata FMRP, Fragile X Mental Retardation Protein) di tipo regolatorio, che è coinvolta in meccanismi di sviluppo cognitivo dell’individuo, come il trasporto di RNA messaggero e la sintesi proteica a livello delle sinapsi dei neuroni. Una mancanza di tale proteina comporta la comparsa di sintomi a livello cognitivo, comportamentale e fisico [1].

I soggetti affetti dalla sindrome dell’X-fragile presentano:

-disabilità intellettiva, difficoltà di apprendimento e nel linguaggio, difficoltà motorie e dell’equilibrio;

-iperattività, a tratti aggressività, timidezza, ansia, difficoltà nel prestare attenzione, comportamenti di tipo autistico;

-scarso tono muscolare, ipersensibilità delle giunture, viso stretto e allungato, fronte e mandibole prominenti, orecchie larghe e sporgenti, piedi piatti, prolasso della valvola mitrale e macroorchidismo nei maschi [1,4].

Non esistono cure per questa sindrome, è possibile solo alleviare i sintomi con terapie fisiche, chirurgiche, farmacologiche e psicologiche. È perciò importante conoscere il proprio rischio riproduttivo sottoponendosi a un test genetico, quale, ad esempio, il test preconcepimento Igea: si effettua su un prelievo di sangue e identifica le più comuni e gravi malattie genetiche recessive, autosomiche o legate al cromosoma sessuale X.

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

 

Fonti:

www.xfragile.net/la-sindrome-x-fragile/caratteristiche
Variation of the CGG repeat at the fragile X site results in genetic instability: resolution of the Sherman paradox. Fu YH, Kuhl DP, Pizzuti A, Pieretti M, Sutcliffe JS, Richards S, Verkerk AJ, Holden JJ, Fenwick RG Jr, Warren ST, et al. Cell. 1991 Dec 20;67(6):1047-58.

www.xfragile.net/la-sindrome-x-fragile/ereditaria

www.nichd.nih.gov.
"What are the symptoms of Fragile X syndrome?"

www.cdc.gov
What is X Fragile Syndrome?