Chi pagherà per gli eccessi di malattie e mortalità dovuti alla crisi del clima e dei sistemi sanitari? La politica ascolti la scienza o metterà a rischio salute e benessere!
Dal 18 al 20 ottobre 2024 si terrà presso l'Auditorium Sede Direzionale Aboca di Sansepolcro (Arezzo) il Congresso nazionale di ISDE Italia (Associazione Medici per l'Ambiente), con il patrocinio di FNOMCEO, Ordine dei Medici di Arezzo e Regione Toscana.
Questi i temi chiave che saranno trattati durante l'evento :
- Prevenzione primaria e sostenibilità del sistema sanitario
- Strategia europea sugli interferenti endocrini
- Impatto dell'inquinamento atmosferico sulla salute
- Scienza e advocacy
L'attuale crisi climatica, ambientale e sanitaria richiede azioni urgenti. Il Congresso affronterà queste sfide, discutendo come la politica e la scienza possano lavorare insieme per la salute di tutti.
E per sottolineare quanto tutto ciò sia importante, L'ISDE ha inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in vista del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea previsto per il 14 ottobre.
Nella lettera, l'ISDE, parte dell'Alleanza Europea per la Salute e l'Ambiente (HEAL), sottolinea l'importanza di non ridurre gli standard di protezione della salute promessi dalla CSS, una strategia adottata dalla Commissione Europea nell'ottobre 2020 e approvata dal Consiglio dell'UE Ambiente nel 2021. La CSS è fondamentale per affrontare la crisi globale della salute legata all'inquinamento chimico e per promuovere un'industria sostenibile in Europa.
“Chiediamo ai Ministri di mantenere gli impegni presi per una protezione elevata della salute e dell'ambiente”, afferma Francesco Romizi, responsabile pubbliche relazioni di ISDE. “L'esposizione a sostanze chimiche pericolose, come i PFAS e gli interferenti endocrini, comporta costi economici elevati per la società e gravi danni alla salute, impedendo all'UE di realizzare un'industria realmente competitiva e sostenibile.”
Secondo i dati riportati dalla lettera, l'Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche ha stimato che i benefici per la salute derivanti dalla riduzione dell'uso di sostanze chimiche pericolose ammontano a circa 2,1 miliardi di euro ogni anno, ben oltre i costi associati alla loro restrizione. Inoltre, l'esposizione ai cosiddetti PFAS e altre sostanze chimiche dannose genera un costo annuo per l'UE che può arrivare fino a 84 miliardi di euro.
L'ISDE fa pertanto appello ai Ministri affinché nel prossimo Consiglio UE sostengano politiche nel rispetto degli impegni presi in passato e rafforzino l'azione per ridurre l'inquinamento chimico.