Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno il 27 gennaio per commemorare le vittime dell'Olocausto. Questa data è stata scelta perché il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, simbolo della tragedia dell'Olocausto.

Obiettivi del Giorno della Memoria:

  • Ricordare le vittime dello sterminio nazista: ebrei, rom, omosessuali, disabili, prigionieri politici e altre minoranze perseguitate.
  • Promuovere la consapevolezza storica, educando le nuove generazioni sui pericoli dell'odio, del razzismo e della discriminazione.
  • Riflettere sul passato per prevenire il ripetersi di tragedie simili in futuro.

La giornata è riconosciuta da molti Paesi, tra cui l'Italia, dove è stata istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000. Durante questa giornata, vengono organizzati eventi, incontri, mostre e momenti di riflessione in scuole, istituzioni e comunità.

È evidente che, in base a quanto accaduto negli ultimi 15 mesi a Gaza, dove lo Stato ebraico di Israele ha messo in atto un genocidio, il Giorno della Memoria ha oggettivamente fallito il suo scopo.

Un fallimento oltretutto duplice, perché non solo la comunità internazionale ha consentito e consente allo Stato ebraico di sterminare il popolo palestinese, ma nega anche l'esistenza di tale sterminio (inteso come genocidio), giustificando ciò con le esigenze di sicurezza dello Stato ebraico.

In cosa consiste la sicurezza degli ebrei israeliani? Di poter continuare a rubare terra, case e vite dei palestinesi per realizzare il sogno sionista di uno Stato ebraico che vada dal fiume Giordano al mar Mediterraneo... popolato esclusivamente da ebrei. 

Un sogno che da quasi un secolo viene sostenuto, più o meno apertamente, dal cosiddetto occidente democratico, creatore e sostenitore del diritto internazionale umanitario di cui, puntualmente, si dimentica dell'esistenza quando questo deve essere applicato a Israele.

E tutto ciò è schifosamente vomitevole? Sì, ma non tanto quanto il fatto che gli ebrei israeliani e quelli delle comunità ebraiche internazionali usino le vittime dell'Olocausto come paravento e scudo per giustificare i crimini compiuti dal 1948 ad oggi dallo Stato ebraico.

Tutti gli ebrei sono dei fanatici sionisti (sovranisti, ultranazionalisti)? Assolutamente no. Ci sono persone "normali" che si indignano per i crimini di Israele e per il sostegno offerto ad Israele, e ci sono persino "eroi" che si adoperano attivamente per denunciare tali crimini e contrastare le violenze dei coloni ebrei... Ma di quegli ebrei la comunità internazionale fa finta di ignorare l'esistenza.

È di quegli ebrei, oltre che di quelli assassinati durante il nazifascismo, che dovremmo avere memoria.